Oggi scatta il censimento dei pozzi
Mercurio: ordinanze porta a porta. Cisterne d'acqua potabile in Noalese

Inizierà stamattina la conta dei pozzi artesiani privati a sud di Treviso. E' il primo passo del censimento che dovrebbe proseguire poi con le altre arre della città. Ad occuparsene tecnici comuneli e vigili urbani, gli stessi che da due giorni stanno bussando alle porte delle case per consegnare copia dell'ordinanza che vieta l'uso alimentare dell'acqua prelevata sotto i 200 metri.
Dopo i primi giorni di caos, ora l'amministrazione sta tentando di darsi una linea operativa in attesa che da Arpav e Ulss arrivino indicazioni. I dubbi sono ancora molti, e lo si evince chiaramente dal testo delle ordinanze con cui Treviso, Pregenziol, Casier e Quinto hanno vietato la potabilità dell'acqua prelevata dai pozzi potenzialmente inquinati; le stesse che non impongono ai titolari di fonti al mercurio di chiudere l'emungimento e la conseguente dispersione in superficie dell'acqua «sporca». La ragione? Pare manchino ancora direttive chiare. Intanto, si distribuisce casa per casa la nuova ordinanza con cui il sindaco Gobbo allarga il divieto a San Giuseppe, e si avvia quella conta dei pozzi chiamata a risolvere uno dei nodi chiave dell'emergenza mercurio, quello scoperto all'inizio, quando le amministrazioni si resero conto di non sapere con certezza quali e quanti pozzi artesiani ci fossero nel territorio. Il censimento, a Treviso, inizia oggi. In campo tecnici e vigili chiamati a questo insolito compito. Ieri intanto Ats, su indicazione del direttore Schiavon, ha posizionato due cisterne d'acqua potabile lungo la Noalese: una in via Le Canevare, una in via Reginato.
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