Nuovo vertice per gli alpini di Vittorio

Francesco Introvigne succede ad Angelo Biz. Pronti al Raduno triveneto del 2018, la concorrenza di Bolzano non c’è
Di Francesco Dal Mas
Ferrazza Cison di Val Marino elezione nuovo presidente alpini sezione Vittorio Veneto passaggio delle consegne tra Angelo Biz e Francesco Introvigne
Ferrazza Cison di Val Marino elezione nuovo presidente alpini sezione Vittorio Veneto passaggio delle consegne tra Angelo Biz e Francesco Introvigne

Perfino le campane di Cison, in concerto a mezzogiorno, hanno salutato il passaggio della «stecca», pardon il cambio di guardia tra Angelo Biz e Francesco Introvigne al vertice dei tre mila alpini della sezione Ana di Vittorio Veneto. Introvigne, di Tarzo, ha fatto il pieno di voti (96); neppure un astenuto, tanto meno un contrario. D'altra parte era stato lo stesso Biz, di Valmarino, in sella da 8 anni, a indicarlo come suo successore, per portare avanti - ha specificato - i compiti gravosi dell'Adunata del Piave, nel 2017, e del raduno interregionale a Vittorio Veneto. A proposito dell'appuntamento del centenario, l'Ana di Bolzano si è candidata, ma ieri in teatro a Cison, dove si è svolta l'assemblea, tutti hanno sorriso ironicamente, a cominciare dal consigliere nazionale, il generale Renato Genovese. «Non sappiamo neppure se è una vera candidatura» ha sorriso, «certo è che dobbiamo cominciare a prepararci seriamente». E il neopresidente Introvigne: «I responsabili delle sezioni voteranno in ottobre e ho buoni motivi di ritenere che in occasione del centenario della conclusione della grande guerra a Vittorio Veneto, non ci volteranno le spalle». Un appuntamento, quello del 2018, che il presidente uscente Biz ha voluto fermamente, dopo aver capito che non poteva insistere con la candidatura per l'adunata nazionale né del 2018, né del 2017. Biz ha tracciato un bilancio rassicurante del suo mandato, spiegando di aver voluto interromperlo un anno prima per consentire l'ingresso di forze nuove per gli impegnativi compiti dei prossimi anni. Introvigne, da poco in pensione, è stato per oltre quarant'anni responsabile degli uffici e dei servizi dell'area demografica informatica e di polizia locale del Comune di Tarzo. «Sono consapevole dei gravosi compiti che mi spettano, ma chiedo che proprio per questo i nostri alpini sappiano far squadra» il che significa «sappiano fare sezione». Introvigne ha confessato di aver ceduto dopo 2 anni di corte quasi stressante da parte di Biz e degli altri dirigenti Ana. Il futuro è all'insegna del consolidamento del Corpo, con la speranza che il premier Renzi attivi finalmente il servizio civile obbligatorio, con una rinnovata leve tra le penne nere. Ma - confida al riguardo Genovese - siamo ormai un po' stanchi di aspettare le promesse dei politici. Sotto la presidenza di un vivacissimo Donato Carnielli, l'assemblea ha rinnovato lo statuto, con qualche discussione, ed ha riconosciuto nello stesso Carnielli l'"alpino dell'anno", esprimendo peraltro al segretario Tomasella il più caloroso ringraziamento per il suo decennale servizio.

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