Nuovi blindati per i marines Quindici assunzioni alla Iveco Defence vittoriese

VITTORIO VENETO

L’Iveco, un fiore all’occhiello dell’industria vittoriese, ha assunto una quindicina di collaboratori interinali, avvicinandosi in questo modo a quota cento addetti. Lo ha fatto – come sottolinea con soddisfazione il segretario provinciale della Fim Cisl, Alessio Lovisotto – perché si trova al centro, insieme alla sede centrale di Bolzano, di sempre nuove e più importanti commesse. Dovrà provvedere, infatti, alla costruzione di un nuovo blindato.

Si chiama Acv, acronimo di Amphibious Combat Vehicle, veicolo da combattimento anfibio, prodotto dalla statunitense Bae Systems in collaborazione, appunto, con la Iveco Defence Vehicles. Bolzano ha fornito il design e Vittorio Veneto i componenti fondamentali della sua piattaforma anfibia protetta.

Già due anni fa il Pentagono aveva commissionato 30 pezzi. Li ha testati, sono risultati di piena soddisfazione. L’obiettivo degli Usa è di portarne a casa altri 204. E pare che siano state firmate opzioni per ulteriori 300 mezzi per un valore complessivo della fornitura che si aggira ai 1200 milioni di dollari. Iveco riceverà anche il marchio di fornitore dei marines.

I nuovi veicoli affiancheranno i vecchi cingolati Aav (Assault Amphibious Vehicle), sulla breccia dal lontano 1971, per poi sostituirli nel corso degli anni. Una volta a terra, affermano gli esperi, l’Acv dispone di mobilità e velocità paragonabili a quelle del carro da battaglia M1A1, grazie a un propulsore a sei cilindri da 700 cavalli che offre un significativo incremento di potenza rispetto all’Aav. «Dopo qualche lontano periodo di fibrillazione, che ha comportato anche il ricorso alla cassa integrazione», spiega Lovisotto, «la Iveco Defense ha vinto, grazie alla sua affidabilità, sempre nuove commesse, da vari Paesi, e in questo modo è stato possibile consolidare anzitutto una realtà professionale di elevata capacità, come quella di Vittorio Veneto». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA