Nube dall’ex Iso Pipes: allarme rientrato

CASTELLO DI GODEGO. Stavolta la pioggia è stata provvidenziale: quella caduta nella notte di giovedì e nella mattinata di ieri ha scongiurato ogni pericolo di diffusione di diossina a seguito dell'incendio scoppiato alle 19.30 di giovedì a Cittadella in una fabbrica di materie plastiche, da cui si è levata una colonna altissima di fumo nero e denso, visibile a parecchi chilometri di distanza. Un evento che ha portato preoccupazione in tutta la Castellana, in particolare a Castello di Godego, la località più vicina al luogo dell'incendio. L'assessore Mosè Battaglia, che proprio giovedì è diventato papà per la terza volta, ha subito diramato le stesse precauzioni prese a Cittadella: evitare di uscire e di aprire le finestre. Stessa prassi adottata anche nell'ospedale di Castelfranco dove si trovava Battaglia a seguito del lieto evento. «La pioggia ha mitigato quelli che erano i rischi in caso contrario», spiega Battaglia, «Vale comunque il consiglio di evitare il consumo di ortaggi raccolti dopo che si è verificato l'incendio e di usare l'acqua dei pozzi. Sono comunque misure cautelative, non c'è alcun rischio. Ci hanno assicurato che, per quanto riguarda gli ortaggi, un lavaggio accurato è più che sufficiente a scongiurare ogni pericolo». Non appena la colonna di fumo si è levata è scattata la comprensibile preoccupazione di chi la vedeva stagliarsi all'orizzonte con il vento tirava verso la Castellana. Erano le 19.30 quando si è scatenato il fuoco che ha distrutto il capannone della Zecchini srl, ex Iso Pipes, che si trova in via dell'Artigianato nella zona industriale di Ca' Onorai, frazione di Cittadella. Per domare l'incendio hanno lavorato per tutta la notte cinquanta vigili del fuoco arrivati da tre province. L'Arpav ha escluso il pericolo di inquinamento.