North East Service 78 vigilanti a rischio

SILEA. North East Service: 78 vigilanti su 700 rischiano di restare a casa dopo che la società di trasporto valori, con sede centrale a Treviso, amministrata dall’imprenditore Luigi Compiano, ha perso l’appalto con una serie di Casse di Risparmio e di filiali di Antonveneta- Monte dei Paschi di Siena e di Unicredit. Tra i lavoratori considerati in esubero dalla Nes ci sono 24 guardie giurate della sede di Treviso (quasi tutte occupate nella centrale di Silea), 23 della filiale di Padova, 12 di Udine, 8 di Vicenza, 5 di Verona, 4 di Trieste ed il resto nella sedi di Pordenone e Rovigo. I 78 vigilanti rischiano di restare senza occupazione anche perché, oltre ad essere stati inseriti nell’elenco dei licenziandi dalla Nes, difficilmente potrebbero essere riassunti dalle aziende vincitrici del nuovo appalto, tra le quali ci sono anche la Mondialpol, di Belluno, la BTB Battistolli, di Vicenza, il Corpo Vigili Notturni di Udine- Pasian di Prata e la Vigile San Giorgio, di Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone. I sindacati di categoria, Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil ed Uiltucs-Uil, hanno già tenuto una serie d’incontri con le controparti, ma a tutt’oggi il postodei 78 lavoratori resta incerto. Gli ultimi due incontri con i rappresentanti di North East Service si sono tenuti nella sede di Unindustria, a Treviso. Per l’azienda era presente Gambiera, mentre il sindacato era rappresentato da Paolo Gusella, Massimo Boscaro e Patrizia Manco, tutti e tre della Fisascat. «I vigilanti considerati in esubero dall’azienda guidata dall’imprenditore trevigiano Compiano, tutti addetti, in genere, al trasporto valori da una banca all’altra e dai cosiddetti caveau di “contazione”, non possono essere trattati come pacchi postali e perdere il posto di lavoro solo perché la Nes ha perso un appalto, seppure importante», sottolinea Gusella, «Siamo convinti che se la North East Service ha perso l’affidamento del trasporto dei soldi, la responsabilità va attribuita anche al management. Quindi gli esuberi vanno ritirati subito. Anche perché le nuove regole del settore, approvate dalla Legge Fornero, non consentono più il passaggio automatico da una società all’altra quando c’è un cambio d’appalto». Per la Nes si tratta di una nuova tegola dopo essere finita nell’occhio del ciclone alcuni mesi fa nell'ambito di un'indagine condotta dalla sezione amministrativa della Questura. Nel mirino i «carichi speciali», le «procedure di sicurezza», l'«incolumità dei lavoratori». L’azienda ha sanato la sua posizione con una fidejussione.
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