«Noi casalinghe, diventate squillo per la crisi»

Chiesto il processo per Cavallin che curava gli annunci delle prostitute. Tutte «insospettabili»
Una sexy casalinga Quattro donne di casa arrotondavano così
Una sexy casalinga Quattro donne di casa arrotondavano così
«Mi prostituisco in modo saltuario da due anni, da quando c'è la crisi e ho iniziato ad avere difficoltà economiche». Lei è una casalinga di 48 anni di Castelfranco, sentita dai carabinieri nell'ambito del giro di squillo del vedelaghese
Renato Cavallin
, accusato di curare il marketing delle ragazze. Ragazze che, emerge ora dai verbali, sono perlopiù casalinghe. E non più giovanissime.


Renato Cavallin, 56 anni, ex titolare di un'agenzia matrimoniale ad Asolo, comparirà il prossimo gennaio davanti al giudice di Padova per l'udienza preliminare. L'uomo è accusato di aver avuto un ruolo di primo piano nel giro di prostituzione via Internet gestito - secondo gli inquirenti - dall'ex assessore leghista di Noventa Vicentina
Alessandro Costa
.


Stando alle contestazioni, le ragazze pubblicizzavano sul web i loro servizi e venivano reclutate per orge e festini in villa con professionisti e imprenditori. Sarebbe stato l'imprenditore trevigiano a seguire gli annunci sul web delle squillo che pagavano da 100 a 150 euro per pubblicare sul sito «Bestannunci» inserzioni e foto erotiche.


Cavallin, ritengono gli inquirenti, teneva i contatti con le ragazze, vendeva loro lo spazio pubblicitario e incassava una percentuale tra il 20 e il 30% dell'importo verato. Dopo la chiusura delle indagini, la Procura ha chiesto il processo per l'uomo, che è difeso dall'avvocato
Luca Dorella
, fissando l'udienza preliminare al prossimo 10 gennaio.


Per ricostruire il suo ruolo, i carabinieri hanno sentito le squillo coinvolte: sette padovane, una di Limena, una di Piove di Sacco, una di Montegrotto, due di Verona e tre della Marca. Quest'ultime, residenti tra Montebelluna e Castelfranco, non sono prostitute di professione, ma casalinghe non più giovanissime che lo fanno saltuariamente per raccogliere un po' di soldi al momento del bisogno.


Tutte, secondo quanto emerge dai verbali di interrogatorio, sono state spinte a tale soluzione da situazioni di difficoltà economica sopraggiunte con la crisi. E' il caso della quarantottenne di Castelfranco che agli inquirenti padovani assicura: «Esercito tale professione da un paio di anni, viste le mie difficoltà economiche». Le fa eco una montebellunese di 36 anni che dichiara ai carabinieri: «Sono separata e senza lavoro. Viste le difficoltà economiche, mi prostituisco in modo saltuario nella mia abitazione. Avevo bisogno di un po' di pubblicità e, per questo, ho contattato il sito».


Stesse ragioni per un'altra casalinga di Castelfranco, di 49 anni: «Lo faccio in modo saltuario da qualche anno, quando ho bisogno di soldi ricevo i clienti a casa mia». Tutte, secondo quanto emerge dalle indagini, contattavano Cavallin per far conoscere i loro «servizi» attraverso inserzioni sul giornalino «Best annunci».

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