No al polo Amazon Al fronte della protesta si aggiunge Roncade
RONCADE
La logistica raddoppia e il comitato non molla, continua la raccolta fondi per avviare la guerra legale contro i nuovi capannoni. Con una nota stampa il “Coordinamento No Maxi Polo” certifica la mobilitazione e si firma aggiungendo ai comuni di Casale sul Sile e Quarto d’Altino, anche quello di Roncade. «Apprendiamo che al progetto del maxi polo logistico, in fase di approvazione lungo il Passante a Casale sul Sile, se ne aggiungerà un altro a Roncade, in questo caso per certo marchiato Amazon» scrive il gruppo ambientalista «La multinazionale pianterà forse le tende sulla Treviso Mare, casello A4 di Meolo, su un’area di 180mila metri quadrati di suolo che dopo l’intervento sarà perso, non più verde e permeabile. Dovremmo gioire per questo? Per il dirottamento altrove, a dieci chilometri, dell’overdose di traffico, inquinamento, rumori e cementificazione dei suoli? Certamente no» recita la nota del coordinamento «ci sentiamo cittadini, prima che di Casale o Quarto o Roncade o Meolo o Silea, di un unico territorio a sud di Treviso, sul quale gravano rischi di natura ambientale che persone, associazioni, comitati devono affrontare dal basso e uniti». Si cita poi una recente ricerca dell’Università di Utrecht, sulle morti da smog, che colloca la provincia di Treviso al quattordicesimo posto in Europa: «da parte della regione e delle nostre amministrazioni di vario colore non risulta pervenuto alcun serio intervento di generale riqualificazione e riuso dei capannoni abbandonati, nessun incentivo del commercio locale e a chilometro zero, nessuna alternativa ai posti in buona parte dequalificati e precari che l’e-commerce porta e ha portato con sé». —
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