"Nessun Covid, ma chiusi". La protesta degli asili parte da Preganziol

Iniziativa on line del centro d'infanzia Pollicino di Preganziol rilanciata dalla Assonidi e da altre strutture della Regione

PREGENZIOL.  "Nessun positivo, ma chiusi. Basta sacrificare i bambini". Con queste parole, condite dalle immagini delle maestre che reggono un foglio con tutti i numeri della "non emergenza" a scuola, parte la protesta degli asili nido contro la chiusura imposta dal Dpcm e dalla zona rossa. A lanciare l'iniziativa il Centro d'Infanzia pollicino di Preganziol, cui hanno fatto eco altre strutture e Assonidi

La sospensione di ogni attività scolastica in presenza è ricaduta, si sa, anche sull'infanzia, imponendo anche alle strutture pubbliche e private di chiudere battenti.  Qui abbiamo un totale di 47 bambini" segnalano le maestre, "e abbiamo avuto solo un caso, probabilmente falso positivo, tra i bimbi. Poi più nulla. I casi registrati tra gli adulti sono stati subito individuati e isolati, senza conseguenze per la scuola. E ora siamo tutti vaccinati".

Di qui la domanda: "Con questi numeri perchè chiudere?" . E la più drammatica considerazione: "Con questi numeri perché abbiamo dovuto sacrificare di nuovo i nostri bambini?".

Nei giorni scorsi erano fioccate altre proteste in provincia di Treviso da parte dei genitori di alunni di superiori,  medie e elementari a Miane, San Vendemiano.  

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