Nel cimitero di Lutrano tombe in stile sovietico
Vivere Fontanelle accusa: «Nessuna possibilità di personalizzare» Il sindaco Ezio Dan: «Il cimitero così sarà più curato»

FONTANELLE. «I lavori di ampliamento del cimitero di Lutrano rischiano di essere incostituzionali». E' questa l'accusa di Thomas Dall'Acqua, capogruppo di Vivere Fontanelle. Il verbale di gara d'appalto redatto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ezio Dan ha incluso nei lavori di ampliamento del cimitero non solo la realizzazione dei loculi e delle lapidi in marmo (come da prassi), ma anche quella dei portalumini e dei vasi per i fiori, realizzati dalla "Impresa Cardin Vito" di Ormelle per poco più di 200.000 euro.
Il rischio è che qualche artigiano ora faccia ricorso al TAR, come già successo a Busto Arsizio (Varese) e San Michele Salentino (Brindisi).
I due casi appena citati avevano visto i due Comuni uscire sconfitti dal tribunale, che aveva contestato loro la violazione degli articoli 19 e 21 della Costituzione (rispettivamente, sulla libertà religiosa e la libertà di espressione).
«Il Comune dovrebbe solamente costruire i muri» spiega Dall'Acqua, «tanto più che il regolamento comunale di Polizia cimiteriale non prevede che il Comune offra qualcos'altro alle famiglie dei defunti». Il rischio, inoltre, è che qualche artigiano decida di muovere ricorso al Comune per la possibile limitazione del libero mercato.
«Questo provvedimento colpisce un'importante fetta di mercato, rischiando anche di mettere in crisi il settore, ed è probabile che qualche azienda ricorra al Tar» spiega Dall'Acqua. E non bisogna dimenticare la questione della bellezza dell'opera, che pare il trionfo dell'editto di Saint Cloud del 1804 col quale Napoleone imponeva tombe uguali a tutti i cittadini. «E' vergognoso che chi è ricco possa farsi una cappella privata, e chi non se la può permettere debba finire dentro un loculo di stile sovietico. Questo è solo un modo di lasciare la firma su un lavoro pubblico, a perpetua memoria» rincara Thomas Dall'Acqua.
Il sindaco, Ezio Dan, nega in blocco queste affermazioni, assicurando invece come molti cittadini si siano complimentati con lui per i lavori. «Questo bando ci ha fatto risparmiare decine di migliaia di euro» afferma. «Gli appalti sono stati regolari ed il cimitero apparirà più curato. L'intervento realizzato, inoltre, sistemerà il cimitero per i prossimi trent'anni. Non ci faranno ricorso perché ognuno potrà scrivere il nome e le date del defunto con i caratteri che gli parranno opportuni» conclude il primo cittadino.
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