Nel 1958 nascevano le cornici dei Caner

La bottega dei Caner ha aperto per la prima volta in via Barberia nel 1958. Cornici di tutte le misure, cornici per quadri, stampe, documenti come andava di moda un tempo, quando gli appartamenti del centro città erano spesso zeppi di quadri e altri abbellimenti per le pareti. Il primo corniciaio fu Angelo.
Tre anni dopo in bottega entrò Aldo, il nipote, che portò avanti l’attività e alcuni anni fa decise di trasferirla a nella piazza di San Francesco dov’è tutt’ora e dove oggi, dietro il bancone, tra i ferri, i campioni di legno, le dorature c’è il figlio Marcello.
Lui, prima di fare il corniciaio aveva studiato come tecnico, disegnava progetti e planimetrie con il computer, poi la decisione: «ho proseguito il mestiere di mio padre che è ancora con me in bottega».
Ha sfidato la sorte, la crisi del settore, la concorrenza delle cornici Ikea e la difficoltà di un centro storico in affanno. «Una volta i corniciai non erano molti, ma sempre più di oggi. La grande distribuzione ha messo i bastoni tra le ruote a molti ma sapete che?... C’è un sacco di gente che compra le cornici all’Ikea e dopo viene da me chiedendo di aggiustarle.. Perchè basso prezzo e qualità non vanno certo sempre d’amore e d’accordo» aggiunge anche con un po’ di soddisfazione.
Ma il vero problema restano a suo dire le politiche per la salvaguardia delle botteghe e la vivibilità del centro storico. «Se non si lavora su questi due temi... tanti scompariranno»
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso