Nei negozi l’accoglienza ai turisti

I negozi diventano punti di accoglienza in centro per i turisti. È questo il progetto avviato dal Comune in collaborazione con la Provincia per distribuire in città i luoghi dove i turisti possono ottenere informazioni sui siti da visitare, sui servizi turistici desiderati, ma anche dove mangiare. Possono, inoltre, dare loro una cartina turistica di Treviso o inviarli allo Iat della stazione dei treni per poter ottenere informazioni più dettagliate sulle proposte turistiche presenti in città.
I negozi saranno riconoscibili da un cartello verde con uno smiley sorridente e la scritta “Wealcome to Treviso – May I help you?”. Sul cartello anche le indicazioni della lingua, o delle lingue straniere, parlate nel punto vendita. Tutti almeno conoscono l’inglese.
I negozianti che hanno aderito, quattordici al momento, hanno seguito un corso di formazione costituito da una lezione sul territorio, una lezione sull’accoglienza e una guida turistica per visitare la città. I negozi sono Al Lavoratore di Borgo Mazzini, la Camiceria Gentj di via Pescheria, la Ceramica artistica Visentin di piazza Garibaldi, Ikiya di via San Francesco, la Mettalferramenta di via Manzoni, la libreria Canova di piazzetta Lombardi, Mazzonli e Miozzi-Breficom di Corso del Popolo, l’ottica Ceolin di via Roma, l’Ottica Hesperia Bottegal di via Martiri della Libertà, l’ottica Molinari di piazza della Vittoria, la tabaccheria della stazione delle corriere in via Lungo Sile Mattei, il tabacchi Barberia numero uno di via Barberia e la profumeria Venus di viale Cadorna. Non coperta una parte della città: quella che va da Borgo Cavour a viale Cesare Battisti anche se i promotori sperano nell’interessamento dei negozianti presenti in quel quadrante all’iniziativa. «Il progetto si muove su una considerazione banale che un turista abbandonato è un turista insoddisfatto», dice l’assessore alle attività produttive e alle politiche per il turismo, Giuseppe Mauro, «Ci immaginiamo un turista che individua il punto di accoglienza turistica e che venga accolto. Questo progetto vuole essere un inizio per essere poi ampliato». «Il fatto che ci sia un gruppo di operatori disposti a fare questo significa che sta maturando il concetto che la Marca e il capoluogo sono dei luoghi di attrazione turistica», dice Floriano Zambon, assessore provinciale al turismo. «Questa è un’ulteriore conferma che quando pubblico e privato lavorano assieme i risultati ci sono», dice Stefano Mazzoli, presidente di Confocommercio del centro storico, «Non sarà un servizio freddo ma accogliente, da parte di persone che amano la propria città».
Laura Canzian
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso