Nei comuni dove la fibra ancora non c’è

A Villorba è collegato solo chi sta lungo Pontebbana e Postioma, primi passi a Quinto e Istrana, poche speranze a Morgano

TREVISO. Da una parte Treviso città, con l'86% della sua popolazione raggiunta ormai dalla banda ultralarga, dall'altra i comuni dell'hinterland, dove la faccenda sembra un po' diversa. O perlomeno variegata. Molte, infatti, le segnalazioni di cittadini che lamentano la presenza di linee sature o comunque di una bassa copertura, in cui la fibra pare solo un lontano miraggio. A dar loro manforte, poi, la posizione di alcuni primi cittadini, che riscontrano difficoltà nel rapportarsi con Telecom o con altre aziende private dedite all'installazione degli impianti che permettono a privati ed aziende l'allacciamento. Nel frattempo è di queste settimane la presentazione del piano regionale che - in linea con la progettualità europea, per un investimento che raggiunge quota 400 milioni di euro - intende dotare l'intera regione, per un totale di circa 1,6 milioni di cittadini, della copertura minima a 30Mbps. E difatti, analizzando la "situazione fibra" nei comuni della cintura urbana ed uscendo da Treviso città - in cui Telecom ha comunque già pianificato ulteriori interventi di cablaggio -, un ragionamento ampio sembra essere proprio ciò che manca.

Ci si imbatte in una situazione alquanto confusa, sbloccatasi negli ultimi anni solo in alcune realtà, forse per l'insistenza di alcuni amministratori o, semplicemente, per un cambio di valutazioni degli operatori. Si passa infatti da un comune di 11mila abitanti come Zero Branco totalmente coperto (frazioni comprese) dalla rete della fibra ottica a Villorba, comune di fatto "più importante" in cui l'allacciamento alla fibra è a disposizione solo di chi abita o lavora lungo la Pontebbana o la Postumia Romana, o nelle immediate laterali. Da una realtà come Paese, in cui Telecom ha coperto il centro ed alcune dorsali, a Silea e Preganziol dove la fibra - sia nel capoluogo che nella maggior parte delle frazioni - è cosa già comune.

Altre realtà più piccole, come Quinto e Istrana, stanno vedendo realizzati solo in questi mesi gli accordi con le compagnie e, probabilmente entro l'anno, vedranno realizzati tutti i lavori per consentire l'allacciamento dell'ultra larga.

Ultralarga che nel comune di Morgano, invece, è pura follia. O meglio, resta un semplice sogno, se non altro perchè - al momento - anche quella che dovrebbe essere la superata adsl non raggiunge l'intero territorio comunale, fermandosi solo ad un paio delle vie principali.

Nel raggio di pochi chilometri, insomma, lo stato dell'arte è dei più variegati. Cittadini di serie A e di serie B o C? Forse. È in parte ciò che trapela dalle voci dei sindaci dei comuni dell'hinterland. «Purtroppo la situazione nel nostro comune è critica», spiega Marco Serena, sindaco di Villorba «Al momento chi non è lungo la Pontebbana o la Postumia Romana, o comunque prospiciente a queste strade, deve accontentarsi dell'adsl. Speriamo che il progetto regionale, a cui abbiamo partecipato, vada presto a buon fine». Non manca però una stoccata a Telecom, che secondo Serena pecca nel «non interpellare il comune, facendo autonomamente ogni scelta per gli allacciamenti».

Ai cittadini di Silea, invece, sembra andare meglio, come racconta il primo cittadino Silvano Piazza: «A Silea e Lanzago la fibra è già attiva, ma parliamo dei due terzi del territorio. Restano scoperte Cendon e Sant'Elena ma le ditte e gli operatori non ci rispondono, eppure siamo disposti a compartecipare alle spese, come già fatto sette anni fa per far raggiungere Lanzago dall'adsl. Abbiamo già avviato l'iter per una manifestazione di interesse e confidiamo vada tutto a buon fine».

Situazione simile anche a Preganziol dove, attraverso la voce del sindaco Paolo Galeano, si capisce che «fino allo scorso anno la fibra raggiungeva solo alcune dorsali del centro, con l'adsl a disposizione di tutte le zone eccetto Settecomuni» ma «in questi ultimi mesi è stato cablato tutto il territorio con la fibra, fino agli armadi per l'allacciamento presenti. Resta scoperto solo l'armadio del quartiere Boschetta al confine con Campocroce, ma l'allacciamento per i privati è comunque possibile. La situazione è decisamente migliorata e siamo felici perché si trattava di un nostro obbiettivo, specie per Settecomuni».

Esiste poi un vero e proprio “caso Paese” dove l’amministrazione ha scelto di non concedere agli operatori l’uso dei sottoservizi per far passare la fibra. «La fibra ottica deve viaggiare in un binario a sè, in infrastrutture scisse da quelle dell'illuminazione pubblica» dice il vicesindaco Martino De Marchi, «vogliamo evitare che un domani, dovendo intervenire per la manutenzione o la sostituzione dei corpi illuminanti, ci si trovi obbligati a dover sospendere o comunque intralciare il servizio internet della fibra. Gli interventi vengono effettuati a bordo carreggiata, a ridosso della linea bianca. I disagi sono quindi limitati per la cittadinanza e gli automobilisti. Abbiamo avuto diverse richieste per l’impiego delle reti dell'illuminazione, ma restiamo fermi sulla nostra linea restrittiva».

Alessandro Bozzi Valenti

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