Musica e applausi per il gioiello di Luciano Benetton
Era la serata di gala. La serata sua, e della “sua” San Teonisto, la chiesa abbandonata che ha comprato e riportato alla luce per il pubblico, la cultura, gli eventi. E ieri sera alle 17.30 in prima...

MARSON AG.FOTOFILM TREVISO INAUGURAZIONE CHESA DI SAN TEONISTO-FONDAZIONE BENETTON
Era la serata di gala. La serata sua, e della “sua” San Teonisto, la chiesa abbandonata che ha comprato e riportato alla luce per il pubblico, la cultura, gli eventi. E ieri sera alle 17.30 in prima fila, davanti alla porta, a fare gli onori di casa c’era proprio lui, Luciano Benetton. Abito elegante, stretta di mano forte, al suo fianco la compagna Laura Pollini. Ha accolto quasi uno per uno i trecento invitati all’evento che ha segnato la definitiva apertura di San Teonisto alla città. Una “prima” di altissimo profilo, con un concerto privato che ha riunito sul palco alcuni tra i principali musicisti del nordest ed ha raccolto applausi lunghi a scena aperta. In prima fila gran parte della dinasty Benetton, l’architetto Tobia Scarpa, il segretario regionale del Mibac Renata Codello, il sindaco di Treviso Giovanni Manildo e il presidente della provincia Stefano Marcon. E con loro nel lungo distendersi di volti che si allungava fino in cima alle tribune mobili della chiesa diventata teatro, i rappresentanti delle istituzioni, dell’industria, della cultura e di una Treviso formato Benettton, capace di riunire poteri forti ma anche amici, professionisti e tecnici. C’erano il figlio Alessandro Benetton con la moglie Deborah Compagnoni, il fratello di Luciano, Carlo, con la moglie, Riccardo Dei Rossi e Daniela Bertagnin Benetton, i nipoti. I responsabili della Fondazione Benetton, Marco Tamaro e Domenico Luciani in testa, e con loro il personale che ha lavorato a spron battuto in queste ultime settimane per organizzare l’evento. C’erano ex e attuali responsabili della corazzata Edizioni Holding come Gianni Mion e Gianni Cinotti, l’uomo che nel 2009 andò materialmente a presentare l’offerta per conto di Benetton al Comune di Treviso per acquisite S.Teonisto. C’erano volti di Fabrica e dell’azienda. E poi buona parte della giunta comunale di Treviso. C’erano due donne chiave della Marca: il prefetto Laura Lega e il presidente degli industriali Maria Cristina Piovesana. Mancava Dino De Poli, pur atteso, ma di Fondazione Cassamarca c’erano i sui rappresentanti “culturali”, dall’amministratore di Umanesimo Latino Spa Gianfranco Gagliardi e Federico Pupo della Teatri Spa. E poi l’ex procuratore Gianfranco Candiani (non l’attuale Dalla Costa), forze dell’ordine, giornalisti.
Federico de Wolanski
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