Muore schiacciato dal trattore
Il corpo di Pietro Uliana, 75 anni, trovato da 2 escursionisti

Il recupero della salma di Pietro Uliana (a destra)
FREGONA.
Muore schiacciato dal trattore. Pietro Uliana, 75 anni di Sonego, ieri mattina era partito da casa per dare da mangiare agli asini e raccogliere patate. Il mezzo si è ribaltato su un tratturo in località le Piazze.
L'incidente mortale è avvenuto di mattina presto, probabilmente intorno alle 5.30. La zona impervia dista circa un paio di chilometri dalla casa dell'agricoltore in via Cal de Casal. A rinvenirlo alle 9.30 ormai privo di vita sono stati Bruno Lot e Mario Mies. Erano nella zona per un'escursione. In località le Piazze, in una radura scoscesa al limitare del bosco, i due hanno visto il trattore arancio rovesciato sul fianco. Si sono precipitati a vedere cosa era successo. «Hanno trovato una scena terribile», racconta Rino Pizzol, genero della vittima. Pietro Uliana era a testa in giù, con il torace schiacciato dalla benna del trattore. «Il suo corpo era scuro - aggiunge il genero - segno che l'incidente era avvenuto già da un pò di ore». I due escursionisti hanno dato immediatamente l'allarme. I soccorritori hanno dovuto usare dei fuoristrada per raggiungere la zona impervia. I sanitari hanno lasciato l'ambulanza e sono stati portati con i mezzi dei Vigili del fuoco. Per l'anziano però non c'era più nulla da fare. Nella radura sono arrivati anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal. Sul posto anche il sindaco Giacomo De Luca e il parroco don Ermanno Crestani. Il sacerdote ha recitato una preghiera davanti alla povera salma dell'agricoltore. Il corpo di Pietro Uliana è stata ricomposto in una speciale bara in alluminio, trasportata a braccia per un lungo tratto. La dinamica dell'incidente è al vaglio dello Spisal. Il loro rapporto sarà affidato alla Magistratura. Il ribaltamento è stato probabilmente provocato da una manovra sbagliata su un terreno particolarmente difficile. Già dai primi rilievi è comunque emerso che il trattore era privo sia delle cinture di sicurezza che della gabbia di protezione dell'abitacolo previste dalle norme. Due precauzioni che avrebbero potuto salvare la vita all'agricoltore. Dopo l'incidente, lo Spisal ha annunciato che intensificherà i controlli sulla sicurezza dei mezzi agricoli. Pietro Uliana, conosciuto come «Baretieri», è stato anche impresario edile. Due o tre volte la settimana si recava in località le Piazze per sistemare la stalla dove teneva alcuni asini e per lavorare un piccolo appezzamento di terreno. «La terra era tutto per lui - ricorda il sindaco Giacomo De Luca - in paese era conosciuto e stimato». Molto colpito anche don Ermanno Crestani: «Un soldato che è morto in trincea - ha detto sul luogo dell'incidente - era un uomo coraggioso e un gran lavoratore. La strada dove è morto se l'era fatta con le sue mani». Non riesce a trattenere le lacrime il genero Rino Pizzol: «Era un orgoglioso bersagliere». Uliana lascia la moglie Lucia «Antonia» Dei Tos e le figlie Ketty e Vanda Lisa. La data del funerale sarà stabilita solo dopo il nullaosta del Magistrato.
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