Muore quattro giorni dopo l’incidente

SPRESIANO. Dopo sei giorni di lotta, Alessandra De Lorenzi ha dovuto arrendersi. Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente di Maserada. 55 anni, residente a Spresiano, lascia il marito Maurizio Fontebasso e il figlio Giovanni.
Spresiano, Maserada, paese di cui era originaria, e il mondo dell’atletica – come master aveva corso diverse maratone e mezze maratone – sono in lutto. Ma le conseguenze dell’incidente in cui è stata coinvolta giovedì scorso non avevano lasciato molte speranze ai familiari: le sue condizioni sono apparse gravissime fin dal primo momento.
Giovedì poco dopo le 14, la 55enne aveva appena lasciato la casa dei familiari a Maserada, e al volante della sua Opel Corsa nera si stava immettendo da via Lantini sulla provinciale 92, via Piave.
Arrivata all'incrocio si era immessa per proseguire verso il ponte sul Piave e Cimadolmo, ma proprio quando ha superato lo stop è sopraggiunto un camion, condotto da un 52enne di Mogliano, che trasportava nel rimorchio un trattorino.
Il mezzo pesante, diretto a Treviso, non è riuscito ad evitare l’impatto. L'Opel Corsa è stata colpita sul lato del volante, e la vettura è stata trascinata per alcuni metri, fino a fermarsi su una siepe a lato strada.
A Salettuol sono arrivati i vigili del fuoco ed è atterrato l'elicottero del Suem. Estratta la 55enne dall'abitacolo, è stata immediatamente trasportata al Ca' Foncello. Ma le sue condizioni erano apparse subito molto gravi, a causa di un trauma cranico. Per sei giorni ha lottato in terapia intensiva, poi martedì il decesso.
La famiglia De Lorenzi è molto conosciuta a Maserada, dove ancora vivono i parenti delle 55enne. Lei, con il marito Maurizio, si era trasferita a Spresiano, restando però sensibile al richiamo del Piave; la loro casa è proprio sulle sponde del fiume. Con Maurizio Fontebasso aveva condiviso la passione per l’atletica leggera. Il marito tra l’altro per anni è stato il direttivo dell’atletica Spresiano, mentre Alessandra De Lorenzi attualmente era tesserata con l’Atletica Villorba.
Come molti master si allenava da sola, o con amici, senza frequentare assiduamente gli impianti della società. In precedenza aveva corso per il Gruppo Sportivo Martellago. «Ciao Mamma, gli angeli ti hanno portato via troppo presto. Sei stata una donna, una moglie, una mamma e una nonna fantastica. Ci mancherai tantissimo, sarai per sempre nei nostri cuori», è il ricordo del figlio Giovanni.
«Lei aveva capito, senza troppe parole, che la mia vita, fino al momento in cui l'ho conosciuta, non è stata una passeggiata tra rose e fiori. Mi ha dato tutto e di più di quello che una suocera qualunque poteva dare», sono le parole della nuora Marilena, «e c'erano ancora tante cose che dovevamo fare insieme. Ha avuto un rapporto tra nonna e nipote che va oltre ogni confine di immaginazione, questo non svanirà mai. Ci ha insegnato molto e ora dovremo metterlo in pratica. Per me non era una suocera, era una mamma, una sorella, un’amica a cui potevo confidare ogni tipo di segreto, problema o dubbio. E quando avevamo problemi non ha mai esitato ad allungare la sua mano».
La data dei funerali verrà fissate nei prossimi giorni, non appena la Procura rilascierà il nulla osta. —
Federico Cipolla
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