Muore in moto alla vigilia delle nozze

QUINTO. Aveva fissato le nozze con Sara per sabato 29 settembre. Era ad un passo dal sogno di una vita assieme, dopo sei anni di fidanzamento. La sua vita si è fermata in una calda notte d'estate su un ponticello di cemento. Dopo una partita a beach volley sui campi di Paese e una pizza con gli amici a Treviso, Andrea Sutto, 34 anni di Quinto, titolare di una piccola ditta in proprio di elettricista e fotovoltaico e pallavolista in serie B2 con la Polisportiva Paese, sta andando verso la sagra di Sant'Alberto, dove la compagnia si sarebbe salutata. Era da poco passata la mezzanotte e mezza di ieri quando Andrea ha imboccato via Zecchina, la strada che dalla Noalese a Quinto porta a Sant'Alberto. Era in sella alla sua Ducati bianca e nera su cui aveva applicato l'adesivo “Andrea&Sara”, a testimoniare la passione per la moto della coppia. Indossava il casco con la scritta “Ago”, a ricordo del motociclista Giacomo Agostini, e la tuta da motociclista. Andrea Sutto era davanti, e dietro l'amico Matteo Sartor, in sella a uno scooterone. All'improvviso, in uscita da una leggera curva all'altezza del civico 36, Matteo ha visto sparire Andrea. La moto era finita dritta nel fossato. Andrea Sutto, disarcionato, ha battuto violentemente il capo contro il ponticello di cemento. La Ducati è rimasta sul fondo del fosso. Andrea era sull'argine, immobile. È stato l'amico Matteo, disperato, a chiamare i soccorsi e ad avvisare di quanto successo la promessa sposa di Andrea, Sara Bosello, 31 anni, che vive a Massanzago, nel Padovano, e gioca con la Giorgione Pallavolo di Castelfranco. A sua volta, Sara ha telefonato ai genitori di Sutto: Claudio, pensionato, e Lorena, casalinga, che abitano in via Monte Bianco 58, a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente. La notizia è rimbalzata tra gli amici increduli. Tutti si sono precipitati in via Zecchina. Sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno recuperato il corpo di Andrea dal fosso. Medici e infermieri del Suem 118 lo hanno steso sull'asfalto, hanno provato a rianimarlo davanti agli occhi disperati di familiari e amici per 45 minuti. Ma per Andrea non c'era nulla da fare. È stato coperto con un lenzuolo bianco. Mamma, papà, la fidanzata, i parenti e gli amici sono piombati nella disperazione. Il fratello di Andrea, Daniele, studente universitario di 20 anni, in vacanza in Toscana, ha saputo della tragedia solo nella giornata di ieri. Secondo la polizia stradale di Treviso, intervenuta per i rilievi, all'origine del dramma potrebbe esserci una distrazione fatale. Ieri gli amici più stretti si sono ritrovati a casa dei genitori di Andrea, a cui in mattinata è toccato lo straziante riconoscimento della salma in obitorio. Sul luogo dell'incidente, i fiori freschi lasciati da parenti e amici. Dal 24 dicembre 2010 il trentaquattrenne conviveva con Sara in un appartamento a Sant'Eufemia di Borgoricco, nella Bassa Padovana. Per i funerali bisognerà attendere il nulla osta del magistrato. L'ultimo saluto al pallavolista sarà celebrato nella chiesa di San Giorgio, a Quinto, nei primi giorni della prossima settimana.
LE IMMAGINI
DELLA TRAGEDIA
www.tribunatreviso.it
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso