Muore e lascia tutto al Comune

SALGAREDA. Muore e lascia la casa e metà dell’eredità al Comune. E’ la vicenda che ha come protagonista Giuseppe Bianco, deceduto a metà gennaio a 70 anni, gli ultimi 15 vissuti su una carrozzina in seguito a una rovinosa caduta da un albero. Il figlio Alessandro era morto in motorino a 17 anni, poco dopo la paralisi del padre. L’unica erede, dunque, è la moglie. A cui il marito ha certamente pensato: nel testamento olografo, Bianco ha lasciato alla consorte l’usufrutto della casa in via Provinciale Ovest a Salgareda, oltre che metà dell’eredità in denaro. Ma il settantenne, molto conosciuto in paese dopo una vita da emigrante in Svizzera (proprio per questo era attivo nell’associazione Ex emigranti di Salgareda e Ponte di Piave), ha pensato anche al suo Comune. La nuda proprietà della casa, infatti, è stata lasciata proprio all’ente: si tratta di una abitazione su due piani con ascensore, giardino e annessi rustici. Al Comune anche il restante 50 per cento dell’eredità monetaria, pari a circa 150 mila euro, con una clausola: l’ente dovrà provvedere a eventuali “cure e bisogni” della vedova. Il testamento è stato pubblicato dal notaio Domenico Curione di Treviso, che ha provveduto a inviarne copia al Comune e alla Prefettura. L’esecutore testamentario Alvise Tommaseo Ponzetta ha nel frattempo chiesto un parere a un avvocato per capire esattamente quali siano “le cure e i bisogni” di cui dovrà farsi carico il Comune, se accetterà l’eredità, nei confronti della vedova di Giuseppe Bianco. In municipio, la notizia del lascito da parte del concittadino defunto è arrivata da qualche giorno. Il sindaco Vito Messina spiega che è in corso una attenta valutazione sull’accettazione o meno del patrimonio di Bianco, anche in relazione agli oneri dettati dallo stesso defunto. «Non possiamo che essere in ogni caso riconoscenti al nostro concittadino», chiarisce il sindaco Messina, «Cercheremo di dar corso all’eredità di Giuseppe Bianco, rispettando le sue volontà».
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