Muore con il suo bimbo al nono mese di gravidanza: Marina, la corsa a sindaco e l’impegno per lacomunità

TREVISO. La passione per i viaggi e per il ballo cubano, l’attenzione verso il prossimo e l’impegno politico che l’aveva portata nel 2013 a candidarsi a sindaco del suo Comune, San Biagio di Callalta, con il M5S. Marina Lorenzon aveva 38 anni, viveva in Gran Bretagna ed era prossima a dare alla luce il suo primo figlio.
Per il lieto evento era rientrata a San Biagio di Callalta, per avere la famiglia accanto. Martedì pomeriggio la tragedia: durante il corso preparto al consultorio di via Pinelli a Treviso il malore, fatale per lei e per il suo bambino.
A farsi portavoce del dolore che attraversa l’intera comunità di San Biagio di Callalta è il primo cittadino, Alberto Cappelletto: «Quanto accaduto è una immane tragedia ed è assurdo che nel 2020 si possa assistere a malori di questo tipo.
Il mio pensiero va alla famiglia Lorenzon e a quella piccola vita che doveva venire al mondo». Tutti in paese conoscevano Marina e la sua famiglia, tutti sono sconvolti.
«È un momento davvero difficile» aggiunge il sindaco Cappelletto «per tutti noi e soprattutto per la famiglia Lorenzon, persone squisite e molto conosciute in paese, un punto di riferimento per tutti. Io per primo ho un rapporto molto stretto con papà Giuliano, una bella voce del coro parrocchiale».
Anche Marina aveva partecipato attivamente alla vita della sua comunità, con la candidatura amministrativa, poi c’era stato il trasferimento all’estero, i rapporti un po’ diradati ma l’amore per San Biagio era rimasto.
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