Che cos'è l'aneurisma in gravidanza e quanto è frequente

Quella dell’aneurisma è la prima ipotesi formulata dall’azienda sanitaria nel caso della sfortunata donna trevigiana. Ma solo l’autopsia potrà dire esattamente cosa sia accaduto
Reportage in the interventional neuroradiology service in Pasteur 2 Hospital, Nice, France. Treating a cerebral aneurysm through embolization. This en...
Reportage in the interventional neuroradiology service in Pasteur 2 Hospital, Nice, France. Treating a cerebral aneurysm through embolization. This en...
TREVISO. L’aneurisma è un killer silenzioso, «e non è più frequente nelle donne in gravidanza, nelle persone giovani si tratta solitamente di problemi congeniti» spiega il professor Paolo Scollo, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia.
 
«Non sono episodi frequenti, fortunatamente. Ma quando capitano è difficilissimo intervenire in tempo. L’aneurisma si rompe in maniera acuta, non ci sono segnali prima.
 
 
A volte è preceduto da un forte dolore e poi c’è il collasso, ma sempre in tempi rapidissimi che rendono molto difficile intervenire tempestivamente. Si può vedere, al limite, nella fase pre-rottura, la dissecazione, cioè quando il vaso si indebolisce: in quella fase ci sarebbe più tempo per intervenire e salvare la persona». 
 
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Quella dell’aneurisma è la prima ipotesi formulata dall’azienda sanitaria nel caso della sfortunata donna trevigiana. Ma solo l’autopsia potrà dire esattamente cosa sia accaduto.
 
Se l’aneurisma non è di per sé collegato alla gravidanza, esiste tuttavia una possibilità che in questo caso la gravità sia maggiore, secondo la dottoressa Anna Maria Paoletti, sempre della Sigo: «Durante la gravidanza abbiamo un tasso di estrogeni altissimo prodotto dalla placenta, che provocano un’ulteriore dilatazione dei vasi. Ma sono eventi imprevedibili.
 
A me era capitato anni fa, una donna con aneurisma cerebrale, e allora eravamo stati più fortunati perché con il cesareo si era riusciti a salvare il bambino. Ma in questi casi un secondo può essere fatale. Immagino il dolore per una tragedia del genere: è veramente straziante». —

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