Muore a soli 49 anni: l’imprenditrice di Vascon Catia Stefanuto

CARBONERA. Di coraggio ne aveva da vendere. Ma nemmeno il suo spirito tenace e combattivo è stato sufficiente a sconfiggere il male, scoperto due anni fa, sfidato e combattuto, ma che si era propagato negli ultimi tempi.
Mercoledì Catia Stefanuto si è infine arresa, in un letto dell’ospedale Ca’ Foncello. Aveva solo 49 anni.
Era imprenditrice, creativa dell’azienda di famiglia, la Barbon confezioni di Vascon, fondata dalla madre Fernanda. Un’azienda che ha saputo ricavarsi il suo spazio nel settore. Era imprenditore anche il padre Antonio, friulano, originario di San Vito al Tagliamento, che aveva fondato il caseificio ed era stato tra i pionieri della Vasconese .
Una donna solare, piena di energia e di iniziativa», dicono tutti. Organizzava viaggi, incontri, e quando poteva dava una nella ai due eventi del Gr86 nella frazione. Amava la cultura, stava organizzando un tour in Turchia con partenza da Istanbul. Nei mesi scorsi, aveva promosso un giro della Valpolicella a Negrar, fra itinerari salgariani, antiche chiese, storiche dimore, tenute e cantine.
Non si rea fermata nemmeno quando era stata colpita dal male. «Anzi, erra lei a dare coraggio a chi le stava vicino», dicono le amiche, affrante.
Vascon e Carbonera sono in lutto. Da ragazza era stata una promessa del mezzofondo, poi era entrata in azienda di famiglia, specializzandosi nella creatività. Era lei a dare coraggio agli altri», dicono commosse le amiche.
Lascia il marito Michele Rasera, direttore generale della Contarina (vastissimo il cordoglio in azienda, dai vertici al personale), i figli Francesco e Davide il primo attivo in Irlanda, il secondo rugbista del Villorba, e le sorelle Monica, Paola, Lara.
Ieri pomeriggio il rosario, nella chiesa parrocchiale di Vascon, che stamani alle 10,30 vedrà l’ultimo saluto della comunità. Il corteo muoverà alle 10,10 dall’obitorio de Ca’ Foncello.
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