Morto Rizzotto, fondò la legatoria
Si è spento all'età di 85 anni Daniele Rizzotto, uno degli ultimi artigiani trevigiani, il fondatore dell'omonima Premiata Legatoria che dal 1946, e ancor oggi, è uno dei punti di riferimento a Treviso nell'arte della legatura, particolarmente frequentata da notai grafici e artisti. Nato nel 1928, Daniele ha cominciato fin da piccolissimo a stare in bottega, al fianco del padre Antonio e del fratello Giorgio. Un'esperienza imprenditoriale e artigianale che comincia subito dopo la guerra, al civico 13 di via Fabio Filzi per poi proseguire nella sede in Borgo Cavour e successivamente in via San Liberale, dove ora a portare avanti l'attività è il figlio Roberto. «Era un lavoratore instancabile, il suo negozio era la sua vita. Ha ereditato questo amore in casa», ricordano i familiari, «alla legatoria aveva dedicato molto. Il suo motto era “per imparare bisogna rubare con gli occhi”. Finché non terminava la commessa non rientrava a casa». Tra i progetti che considerava più preziosi, c'era un messale realizzato per un cliente speciale, il fratello Giuseppe, detto Bepi che era diventato un frate dei Servi di Maria, ricorda il figlio: «Aveva rilegato questo messale e ne andava particolarmente orgoglioso, ci teneva molto». Oltre all'amore per la sua bottega, suggellato dal titolo di Cavaliere del lavoro e Medaglia d'oro alla fedeltà del lavoro, era un grande tifoso del Treviso Calcio e un appassionato di camminate in montagna. Le esequie si terranno mercoledì alle 14.40 nella chiesa di Sant'Agnese in Borgo Cavour. (v.c.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso