Morto di Covid l’industriale Luciano Bernardi di Oderzo, fondatore di Iceberg, ex presidente di Forò

ODERZO. Erano le 17.40 di mercoledì quando nel centro di Oderzo, quel centro che lui aveva contribuito così efficacemente a rilanciare, è arrivata la notizia: Luciano Bernardi era morto nell’ospedale di Treviso, dov’era stato ricoverato dopo aver contratto il virus.
Il Covid lo aveva colpito verso la fine di novembre, ma il ricovero era arrivato un paio di settimane fa. Le sue condizioni sono progressivamente peggiorate fino alla morte, ieri pomeriggio: aveva 72 anni.
Bernardi era a capo dell’area finanziaria di Iceberg, la società di Piavon che opera nel campo dei prodotti surgelati e che aveva fondato nel 1979 insieme ai fratellio Renato, Luciano, Ettore e Giuliano, che avevano iniziato a lavorare nella ditta di famiglia facendola crescere negli anni vertiginosamente.
La lunga avventura: 40 anni
L’impresa, nata dopo una lunga esperienza di Renato nella vendita porta a porta del surgelato, nel 2018 era riuscita ad arrivare a un fatturato di 110 milioni di euro. La festa per il 40° anniversario della fondazione era stata l’occasione in cui Luciano Bernardi aveva potuto spiegare quale fosse la sua idea del fare impresa: «La nostra azienda ha cercato di costruire un’attività che avesse un’anima.
Con le persone non si può creare un rapporto esclusivamente commerciale, ma bisogna avere a che fare con l’uomo e le sue emozioni. Operiamo per creare valore, per dare tranquillità ai dipendenti e alle loro famiglie, per far crescere anche culturalmente il territorio: è un dovere morale». Era quel dovere morale a portarlo ogni anno a finanziare le scuole di Oderzo: nel 2016 aveva comprato i 30 computer con cui le elementari di Piavon avevano realizzato la loro aula di informatica, mentre nel 2018 attraverso Iceberg aveva donato il diario scolastico a tutti i 500 bimbi delle elementari. Un tratto, quello dell’attenzione alla cultura, che aveva portato anche nella sua esperienza alla guida di Forò, l’associazione dei commercianti del centro.
cambiò Oderzo
Una presidenza lunga appena un anno ma che aveva sconvolto l’anima dell’associazione, determinando una svolta radicale per la città. Assunta la presidenza nel dicembre 2016, era stato lui a dare l’avvio ai grandi eventi in centro. Erano arrivati i trionfi di “Oderzo fiorita” e dell’”Oderzo Food Fest”, poi cresciuti nel tempo. Per rilanciare il centro storico della sua Oderzo Bernardi non aveva badato a spese: dopo aver portato in piazza e nelle vie del centro le migliori luminarie possibili, Forò aveva visto crescere nel bilancio 2017 un rosso di 5 mila euro.
Il ricordo della sindaca
Bernardi non aveva avuto dubbi ripianando di tasca propria il debito: «Bernardi era una persona molto presente nella vita sociale di Oderzo e soprattutto di Piavon. Sempre pronto a sostenere progetti sociali e culturali, nel 2017 da presidente di Forò aveva dato un generoso contributo al rilancio dell’associazione. Quell’anno aveva voluto luminarie talmente belle da decidere di finanziarne personalmente una parte», lo ricorda la sindaca Maria Scardellato.
Il suo impegno per la città era iniziato comunque ben prima della sua presidenza di Forò che, ora appare chiaro, è stato il momento più importante in cui ha potuto emergere il suo amore per laOderzi.
Consigliere comunale
Prima di quel momento era stato consigliere comunale democristiano per un mandato (l’ultimo della Balena Bianca a Oderzo), fra il 1988 e il 1993 quando sindaco era Fulgenzio Zulian. Oderzo lui l’aveva nel sangue. La sua eredità dopo aver lasciato il timone di Forò l’aveva racchiusa tutta in un consiglio, seguito alla lettera dal presidente Federico Zaghis: nella sua visione, Oderzo avrebbe dovuto spingere a fondo l’acceleratore sul fronte del turismo. Bernardi sapeva di cosa stava parlando.
La sua esperienza l’aveva già messa a disposizione della Fondazione Oderzo Cultura, l’ente che gestisce il patrimonio culturale opitergino. Già finanziatore di lungo corso, negli ultimi tempi il consiglio direttivo lo sondava per avere un’opinione e un consiglio. Bernardi era un uomo intelligente e determinato, una persona che quando si poneva un obiettivo metteva tutto sé stesso nel raggiungerlo. Si era prefissato di dare un’anima a Forò e di restituire alla sua città il piacere di vivere il centro storico. L’intento è riuscito. —
niccolò budoia
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