Monumenti vietati e panchine, rinviato il nuovo regolamento
Slitta l’approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana. Quello disegnato per mettere in soffitta i divieti leghisti come quello che puniva chi veniva colto a sedersi sul monumento di piazza della Vittoria, o chi si sdraiava sulle panchine. A fermare l’approvazione della nuova normativa un serie di intoppi burocratici, primo fra tutti il fatto che il testo non avesse ancora ricevuto tutte e tre le osservazioni da parte dei tecnici comunali incaricati di definirne la regolarità normativa e contabile. Trattandosi di un regolamento da inserire poi nella normativa di polizia locale cittadina, il testo deve essere sottoposto a varie verifiche, e riscritto in base alle disposizioni dei tecnici. A questo, già durante l’esame della settimana scorsa, alle vivacissime critiche da parte della minoranza che si era schierata contro la modifica del vecchio testo, si è aggiunta la «necessità di chiarimenti» su alcuni punti di carattere tecnico, come quello riguardante gli artisti di strada e la loro regolamentazione.
Slitta tutto così a data da definirsi, anche se pare che il testo potrà essere sdoganato in vista del voto del prossimo consiglio comunale (quello di maggio). Resta da capire se La Lega, che per questo 30 aprile aveva già presentato un ordine del giorno conseguente all’approvazione del nuovo regolarmente, deciderà di ritirare la sua mozione in attesa di leggere punto per punto la nuova normativa. Di fatto, la minoranza chiedeva di stabilire corsi di educazione civica e lezioni sul valore sociale e storico dei monumenti cittadini e come antidoto al degrado e alla maleducazione. «Noi», replica la maggioranza, «non facciamo regolamenti contro i divieti di Gentilini, diamo una diversa visione della città».
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