Montebelluna sceglie Favero A Oderzo trionfa Dalla Libera

Il ballottaggio nella Marca: a Montebelluna vince Marzio Favero, sostenuto da Lega Nord e civiche. Trionfo a Oderzo per Pietro Dalla Libera, sostenuto da Oderzo sicura e Cittadini uniti: va oltre il 60%
Dopo nove anni la Lega si riprende
Montebelluna
, la città di Laura Puppato, icona del centrosinistra trevigiano e veneto. Lo fa con la vittorio di
Marzio Favero
, ex assessore provinciale alla cultura, eletto sindaco con il 52,15 per cento dei voti. Sconfitto
Lucio De Bortoli
, storico, già assessore nella giunta Puppato, che si è fermato a quota 47,84 per cento.


«Ho assunto un impegno coi cittadini, discuteremo con loro il programma su cui ci hanno dato la fiducia - ha dichiarato il neosindaco
Marzio Favero
- ci attendono sfide importanti, la prima delle quali è l'occupazione. Sono stati persi troppi posti di lavoro ed è necessario ora incontrare le associazioni di categoria, la Provincia, la Regione per risolvere questa grave emergenza, perché Montebelluna ha bisogno di dialogare con le altre istituzioni».


A
Oderzo
invece il sindaco uscente, il centrista
Pietro Dalla Libera
travolge la candidata del Carroccio
Michela Durante
. Dalla Libera è volato al 63,76 per cento, mentre la leghista si è fermata al 36,23 per cento. Al primo turno Dalla Libera aveva raccolto il 40,6% dei consensi mentre Durante si era attestata al 30,7%. Se per Dalla Libera non ci sono stati apparentamenti, Durante contava sull'allenza senza simboli, al ballottaggio, con il Pdl (9% al primo turno). «Penso che molti leghisti hanno votato per me - ha commentato
Dalla Libera
- Lo avevano fatto al primo turno e stavolta lo hanno confermato. Ma non solo loro. Penso ad esempio a quelli del Pdl. Gli opitergini hanno dimostrato di non credere chi dopo anni di litigi ha fatto un patto solo per vincere il ballottaggio. I cittadini scelgono soprattutto in base alla coerenza».



LA FESTA A MONTEBELLUNA


Leghisti scatenati ieri pomeriggio sotto il colonnato del municipio per la vittoria. «Sono felicissimo e ora godiamoci la vittoria _ esordisce il segretario di sezione,
Flavio Baratto
_ al resto penseremo dopo. Abbiamo lavorato tutti, ha lavorato molto Marzio e con lui tutti si sono impegnati al massimo. Siamo andati bene anche nei seggi dove sapevamo di essere più deboli».


Arriva anche il segretario provinciale
Toni Da Re
. «Si sapeva che il ballottaggio sarebeb stato durissimo e così è stato. Marzio Favero è una persona capace, esperta, la più importante che potevamo schierare ed è la persona giusta per il dopo Puppato».


Tra i più votati c'è stato
Daniele Martin
, tanti voti che hanno fatto la differenza sono arrivati dal suo quartiere, San Gaetano. «Lì e nelle altre frazioni hanno creduto in noi». Al settimo cielo Alda Boscaro: «Dopo tanto lavoro è arrivato il risultato sperato, non ci credevo ma è arrivato. Certo mi meraviglia che il Centro sia ancora sinistroide».


Elzo Severin
guidava la Grande Montebelluna dopo essere stato il papabile candidato sindaco: «Finalmente c'è stata una nostra grande vittoria dopo anni di oscurantismo. Finalmente la volontà dei montebellunesi è stata rispettata, finalmente andrà avanti il mio progetto di hospice per malati terminali che vedrei bene nel vecchio ospedale».


A festeggiare assieme anche i pidiellini: «Abbiamo dimostrato che assieme si vince, separati no. E adesso lavoreremo assieme e penso che i leghisti avranno nei nostri confronti lo stesso rispetto che noi abbiamo avuto per loro». «Sono molto contento _ aggiunge
Antonio Romeo
_ ringrazio gli elettori Pdl che hanno risposto con lealtà all'appello. Dopo due legislature di amministrazione di sinistra è bello cambiare».


IL VOTO A ODERZO



Doveva essere l'ago della bilancia e così è stato: l'elettorato opitergino di centro-sinistra ha votato in massa
Pietro Dalla Libera
. Ancora una volta a decretarlo sono i numeri.


Dei 2.834 voti in più incassati al ballottaggio dal confermato sindaco civico rientrano tranquillamente i consensi del Partito Democratico. «E' una percentuale che non lascia spazio a fraintendimenti di alcun genere - precisa
Eugenio Luzzu
, coordinatore e unico consigliere eletto a Cà Diedo nelle file del Pd - i cittadini hanno scelto in maniera chiara il loro sindaco che ora ha la responsabilità di un vastissimo consenso».


Per quanto riguarda la propria parte politica, il candidato sindaco del Pd non ha dubbi. «Credo che l'elettorato di centro-sinistra si sia schierato completamente a favore di Dalla Libera - commenta Luzzu, analizzando con precisione il voto - una parte del resto lo aveva fatto già al primo turno. Possiamo dire che è stato ancora una volta un referendum pro o contro Lega che ha visto il sindaco uscire vincitore assoluto».


Tra coloro che si sono schierati con il sindaco uscente troviamo un volto noto della sinistra opitergina. E'
Luciano Freschi
che, appese le scarpe al chiodo da consigliere di opposizione, anche questa volta, come già nel 2006, ha scelto di votare Dalla Libera. Anche senza commenti ufficiali bastava essere ieri fuori dal municipio verso le 16 per la festa di Dalla Libera per capirlo. A ringraziare Freschi c'erano tutti i componenti del movimento civico che, avversari in consiglio comunale nell'ultimo quinquennio, hanno apprezzato particolarmente la scelta dell'ex-oppositore di stare dalla loro parte piuttosto che schierarsi con la Lega Nord. E qualcuno ha già detto che è davvero difficile immagine i consigli comunali senza di lui.

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