Montebelluna, ganasce all’auto a chi non paga Ici e Imu

Circa 800 mila euro di arretrati non riscossi, il Comune di Montebelluna promette il pugno di ferro: «Veniamo incontro solo a chi è in crisi»
Police wheel clamp on a car parked in a no parking zone, London, England, United Kingdom, Europe
Police wheel clamp on a car parked in a no parking zone, London, England, United Kingdom, Europe

MONTEBELLUNA. «Umanità» nei confronti di chi esprime la volontà di un ravvedimento operoso, ma fermo amministrativo verso chi, pur non avendo problemi economici, evita di pagare la tassa sulla proprietà immobiliare. Intende applicare il sistema del bastone e della carota l’amministrazione comunale di Montebelluna tramite Abaco, la società incaricata della riscossione, per recuperare l’evasione di Imu e Ici che negli anni si è accumulata fino a raggiungere quota un milione e 200 mila euro.

La carota finora ha in parte funzionato, dal momento che per oltre 227 mila euro da recuperare sono stati fatti dei piani di rateizzazione, altri intende farne l’amministrazione comunale nei confronti di chi dimostra volontà di pagare, ma contro i morosi incalliti scatterà il fermo amministrativo, tipo ganasce a bloccare la macchina a cui può seguire anche il pignoramento. Perché il Comune intende recuperare quel credito che è già sceso, per Ici e Imu, da un milione e 200 mila euro a poco più di 800 mila.

«Non è una voragine nei conti, piuttosto un credito che il Comune sta andando a riscuotere da chi non ha pagato: importo da spendere prioritariamente in opere pubbliche. Peraltro nell’opera di recupero, che rappresenta una questione di equità, si usa anche un criterio di umanità ed equilibrio perché si consente ai soggetti singoli o alle ditte di rateizzare il pagamento laddove si veda la volontà di un ravvedimento operoso – spiega il sindaco Marzio Favero – sarà anzi questo il principale criterio che verrà utilizzato, e chi ha difficoltà venga da noi a rappresentarci le proprie esigenze così ne parliamo e vediamo che soluzione trovare. Però nei casi in cui il pagamento non avviene ancora e ciò non dipende da errori o difficoltà economiche, scatterà il blocco amministrativo dei beni iscritti in pubblico registro, ossia macchine e moto».

Quindi avanti con l’operazione recupero crediti, anche per le multe non pagate. «Nel corso degli anni si è accumulata una cifra di circa 1,2 milioni di euro di non riscosso per quanto riguarda Ici e Imu – aggiunge il sindaco – È una situazione tipica in tutti i Comuni poiché, soprattutto a partire dal 2007, cioè dall’inizio della crisi, ci sono persone che hanno cominciato a non pagare, evidentemente spesso anche per difficoltà reali. A fronte di questo fenomeno abbiamo reagito con due azioni: abbiamo creato uno staff interno per il recupero, individuando i soggetti che dovevano pagare, e poi ci si è affidati prima a Equitalia e poi ad Abaco nell’opera di recupero. La seconda azione è stata quella di accantonare riserve per la cosiddetta svalutazione dei crediti incerti per coprire le eventuali possibili mancate entrate. In altre parole abbiamo stabilizzato una situazione di bilancio che avevamo trovato compromessa per qualche milione di euro all’atto dell’insediamento».
 

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