A Montebelluna spunta una bomba nel cantiere della scuola: nuovo stop ai lavori
Rinvenuto un ordigno della prima guerra mondiale lungo circa 70 centimetri. Sospesi i lavori per l’elementare di Biadene: serve un’analisi su tutta l’area

Durante i lavori per la nuova scuola elementare di Biadene è spuntata una bomba da cannone di oltre mezzo metro risalente alla prima guerra mondiale.
Altro grana per il cantiere aperto sul’ex campo da calcio lungo via Feltrina Nord, ai piedi delle propaggini ovest del Montello.
E altri ritardi per vedere realizzata la scuola destinata ai bambini di Biadene e Pederiva, al centro di una disputa legale tra l’azienda esecutrice e il Comune.
Il genio guastatori
Erano circa le 17.30 mercoledì quando, nel corso delle operazioni di movimentazione terra presso la futura area mensa, è stato rinvenuto l’ ordigno bellico. Il capocantiere ha immediatamente fermato i lavori e segnalato il ritrovamento ai carabinieri della stazione di Montebelluna che hanno provveduto a stilare il verbale dell’accaduto, successivamente trasmesso alla Prefettura di Treviso.
Contestualmente, la Protezione Civile di Montebelluna è stata informata e si è attivata per contattare il 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, che prossimamente effettuerà un sopralluogo per valutare la tipologia dell’ordigno e le misure necessarie alla sua rimozione in sicurezza e alle operazioni di bonifica.
Lavori sospesi
«In via precauzionale», fa sapere l’amministrazione comunale, «il cantiere rimarrà sospeso per il tempo strettamente necessario per la completa bonifica dell’area e la rimozione dell’ordigno». La ruspa stava lavorando alla sistemazione dell’area retrostante uno degli edifici che compongono il campus quando è spuntata questa bomba, lunga una settantina di centimetri.
In seguito al ritrovamento è stata disposta la sospensione immediata di tutte le lavorazioni in corso nel cantiere, ma l’impresa chiede anche che venga eseguita un’indagine capillare su tutta l’area per evitare rischi sia durante i lavori che quando sarà aperta la scuola. Questo è infatti il secondo rinvenimento. Una bomba era spuntata all’inizio dei lavori nel 2021, tanto che il cantiere era partito in forma parziale proprio per consentire la bonifica.
A 80 centimetri di profondità
«L’ordigno era tutto ricoperto di terra, si trovava ad una profondità di una ottantina di centimetri», riferisce Carmelo Finocchiaro.
« Adesso sono stati sospesi i lavori, che riprenderanno dopo che sarà stato rimosso l’ordigno e sarà fatta una verifica su tutta l’area da parte degli organi competenti. Ritengo che sia doveroso e un atto di responsabilità fare una indagine capillare su quel terreno dove finora sono state rinvenute due grosse bombe: per la tutela ora dei nostri operai che ci stanno lavorando ma in futuro anche di quella degli scolari».
Una bonifica per la verità era stata eseguita all’avvio del cantiere, ma i due rinvenimento fanno temere che il sottosuolo possa nascondere altre minacce.
La causa sui costi
Il rinvenimento della aggiunge un problema sui lavori che hanno già incontrato vari intoppi tra bombe, antenne telefoniche da spostare, contestazioni ed una causa in corso. «Noi» aggiunge Carmelo Finocchiaro, «subiamo ora una situazione di stallo che era già incancrenita per le vicende giudiziarie».
La Finocchiaro srl ha chiesto al tribunale un accertamento tecnico dopo aver iscritto riserve per circa 2 milioni di euro e l’amministrazione comunale si è costituita in giudizio e chiamando in causa anche progettista e direttore lavori. L’udienza è fissata per il 29 maggio.
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