Montebelluna avrà il suo teatro Banca Intesa mette 5,5 milioni

Il polo culturale da 400 posti sorgerà nella sede dell’ex tribunale in piazza Negrelli Favero: trattativa complessa, l’istituto di credito dà un bel segnale alla comunità
Borghesi Montebelluna sede ex tribunale
Borghesi Montebelluna sede ex tribunale

MONTEBELLUNA. La città riavrà il suo teatro. Sarà realizzato nell'ex tribunale di piazza Negrelli. Quantificato in 5,5 milioni di euro il costo per un teatro da 400 posti, grazie ad un finanziamento di Banca Intesa tramite l'Art bonus.

La filiale montebellunese di Banca Intesa un tempo era il teatro, poi venduto all’istituto di credito. Dopo il crack di Veneto Banca e l'arrivo di Banca Intesa, inizialmente si era puntato a riavere quel palazzo come sede del teatro. Tramontata quell’ipotesi, ecco che le trattative hanno aperto la possibilità alla città di avere il suo teatro, però nell'ex tribunale, in piazza Negrelli, una soluzione a cui da tempo stava lavorando il sindaco Marzio Favero.

È il frutto della trattativa, durata mesi, tra il sindaco, il responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, e il direttore regionale Triveneto Intesa Sanpaolo, Renzo Simonato, su mandato dell’intero consiglio comunale.

La svolta si è avuta a Mestre, in un incontro con Stefano Barrese per cercare una soluzione che potesse comunque compensare la città ed il comprensorio montebellunese dai danni del crack di Veneto Banca. L’idea, alternativa al palazzetto di piazza Dall'Armi, è stata di realizzare un nuovo teatro al posto dell’ex Pretura in piazza Negrelli - uno dei luoghi peraltro valutato dall’associazione Amici del Teatro come luogo idoneo per le attività culturali. Attraverso il ricorso alla formula dell’Art bonus, che consente il recupero del 65% del versato sotto forma di credito d’imposta, Banca Intesa ha richiesto uno studio preliminare con budget per un teatro da circa 400 posti che è stato elaborato dal Comune e inviato all’attenzione dei vertici di Intesa Sanpaolo. L’istanza è stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate per una verifica di fattibilità. L’Agenzia ha richiesto una serie di chiarimenti che sono stati forniti dai rappresentanti del Comune in un incontro che si è tenuto a Milano nella primavera scorsa. È arrivato il responso positivo con l’indicazione che il Comune può realizzare il teatro, che poi verrà affidato in gestione a una fondazione pubblica istituita dal Comune. L'altra mattina è arrivata la proposta di contratto firmata dal ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che prevede il versamento di un contributo di 5,5 milioni euro al Comune per la realizzazione dell’opera.

«Si è trattato di una trattativa complessa e delicata, conclusa con una proposta importante che adesso il consiglio comunale, attraverso le sue commissioni, avrà il compito di esaminare e, se lo riterrà, di approvare –dichiara il sindaco Marzio Favero– dopo cinquant’ anni finalmente la città potrà riavere un teatro, cioè un motore fondamentale per la vita culturale non solo per la città di Montebelluna ma per l’intero comprensorio del montebellunese che è di oltre 100 mila persone. Credo sia apprezzabile il fatto che Intesa Sanpaolo abbia ritenuto di compiere un gesto di grande attenzione verso la comunità che più ha sofferto per la fine di Veneto Banca. Il merito di del risultato è collettivo». —

Enzo Favero

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