Monsile, nuovo direttore in vista della fusione

Grandi manovre in casa della Bcc di Monastier e del Sile in vista della fusione con Bcc Pordenonese, approvata nelle scorse ore da Iccrea. È cambiato il direttore generale: al posto di Arturo Miotto, che dal primo agosto è andato a dirigere Banca Mediocredito del Friuli-Venezia Giulia, è stato annunciato ieri l’arrivo di Moreno Favaretto. Era già stato vice direttore della Bcc trevigiana dal 2011; 61 anni, coniugato con due figli, è stato anche responsabile del Centro Imprese Area Nordest di Barclays e responsabile dello sviluppo filiali di Bipop Carire. Novità anche in merito alla fusione con Pordenone, contestata aspramente da una parte dei soci storici della cooperativa: due giorni fa, l’8 agosto, è arrivato il parere positivo dal consiglio di amministrazione di Iccrea, la cassa centrale cui fanno riferimento sia Monastier che Pordenone, e ora il dossier è nelle mani della Banca Centrale Europea.
nuovo direttore
«La scelta di Moreno Favaretto segue la logica della continuità – ha commentato Antonio Zamberlan, presidente di Banca di Monastier e Sile – in ragione dell’importante e impegnativo percorso che la nostra Bcc ha osservato in questi ultimi anni. In questo senso, ad Arturo Miotto va il ringraziamento da parte di tutto il consiglio di amministrazione di Banca di Monastier e Sile per il fondamentale lavoro svolto a beneficio della Bcc, e i migliori auguri per i progetti futuri che lo vedono coinvolto all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea». Il cda di Monsile ha nominato anche Alessandro Darsiè vice direttore generale. In Bcc dal 2004, ha lavorato in precedenza con Intesa e FriulAdria. L’avvicendamento di Miotto è stato contestato nella lettera inviata dai soci storici, che lo interpretano come uno spostamento del peso sul Friuli, dopo che i numeri della fusione già pendono dalla parte di Monastier. In questo senso sono arrivate rassicurazioni sulla centralità di Monastier: il presidente del futuro istituto nato dalla fusione (che si chiamerà Bcc Friulveneta) sarà espresso dalla Bcc trevigiana, e a Monastier resterà anche la sede operativa (sede legale, invece, ad Azzano Decimo, provincia di Pordenone).
la fusione
«Sta proseguendo l’analisi del piano di fusione con Bcc Pordenonese» fa sapere ancora Monsile, «il piano si inserisce in un ampio ambito di confronto tra le due Bcc. Avviato in via del tutto autonoma da entrambe le banche, al termine di un cammino di reciproca conoscenza, l’iniziativa di aggregazione ha ricevuto l’approvazione unanime da parte dei rispettivi cda. Il piano di fusione, da oggi al vaglio della Banca Centrale Europea, prevede quindi lo sviluppo di un percorso per rafforzare iniziative di mutualità comune tra due territori vicini, nel rispetto delle peculiarità locali e a tutela delle basi sociali e delle comunità di riferimento. A garanzia dell’equilibrio dei rapporti tra le due Bcc, saranno adottati dei formali patti parasociali, che verranno poi sottoposti all’approvazione dei soci in occasione dell’assemblea straordinaria che dovrà sancire l’aggregazione tra le due banche». —
Andrea De Polo
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