Mom, rivoluzione nelle tariffe Abbonamenti più cari in città

Approvato il piano industriale: più leggere le tratte extraurbane, acquisto di 38 nuovi mezzi nel 2018 Riaprirà la stazione di Santi Quaranta. A bilancio il software che controlla lo stile di guida degli autisti
Zago agenzia foto film treviso nuovi mezzi della mom
Zago agenzia foto film treviso nuovi mezzi della mom

Nuovi autobus (67 mezzi entro il 2020, di cui 38 nell’anno in corso), abbonamenti più cari per le linee urbane ma, al contrario, tariffe più leggere per le extraurbane, riattivazione della stazione ferroviaria di Porta Santi Quaranta, conferma del software che registrerà gli stili di guida degli autisti. Sono le novità più rilevanti del piano industriale presentato ieri mattina da Mom all’assemblea dei soci, che lo ha approvato all’unanimità.

Nuovi autobus. Tra gli investimenti più onerosi spiccano i 38 milioni di euro che Mom ha messo a bilancio per l’acquisto di 67 nuovi autobus (38 nel 2018, in totale 77 entro il 2022). «È una delle azioni strategiche più importanti» spiega il presidente, Giacomo Colladon, «per il miglioramento della logistica ci sono anche l’investimento per la ristrutturazione dell’officina di Treviso (ora di proprietà Mom), la contestuale creazione del deposito mezzi urbani ed extraurbani e la realizzazione di officina e deposito a Castelfranco Veneto». Il parco mezzi di Mom oggi è più datato della media nazionale: 14,62 anni contro 12,2. Nel triennio il rinnovo degli autobus includerà anche l’eliminazione delle corriere di classe pre-Euro, Euro 0 ed Euro 1, la progressiva diminuzione di quelle Euro 2 e l’abbattimento dell’età media dei mezzi, con l’obiettivo di arrivare a 13,82 anni nel 2020.

Abbonamenti. Il piano industriale parla di «riequilibrio del piano tariffario». Oggi il biglietto urbano (1,30 euro) è in linea con gli altri bacini veneti, mentre le tariffe urbane in abbonamento mensile e annuale presentano valori più contenuti. Le tariffe extraurbane al contrario sono superiori alla media. «Abbiamo presentato una proposta di progressivo riequilibrio delle tariffe» continua Colladon, «ci auguriamo che la prima fase possa essere attuata già da settembre 2018». La delibera delle nuove tariffe dipenderà dall’ente di governo. Proposto, per il 2019, anche il sistema tariffario “a borsellino elettronico ricaricabile”, che consentirà di risparmiare ai clienti che viaggiano molto.

Porta Santi Quaranta. Mom ha annunciato di aver (quasi) raggiunto l’accordo con Rfi e Trenitalia per ripristinare la stazione dismessa. Si tratterebbe di sistemare la piazzola su cui scendono gli studenti, senza che sia necessario dunque intervenire sull’immobile - di proprietà di Rfi - che costituiva la vecchia stazione. Dell’accordo si parla da tempo ma, assicurano i protagonisti, questa dovrebbe essere la volta buona, servirà un’intesa anche con il Comune prima della messa in sicurezza dell’area. Si creerebbe a questo punto un “hub” degli studenti pendolari, che appena scesi dal treno troverebbero ad attenderli le navette Mom destinate ai vari istituti scolastici cittadini.

Autisti telecontrollati. Due righe nel piano industriale sono dedicate anche al software che tanto ha fatto discutere: il sistema di analisi per monitorare gli stili di guida degli autisti. «Attivazione di programmi di formazione e indirizzo del personale su aspetti di guida sicura ed ecocompatibile» recita uno dei punti del documento, «e introduzione di applicativi a supporto per il monitoraggio in tempo reale dello stile di guida». L’azienda ha assicurato che ogni iniziativa sarà presa di concerto con le forze sociali. A proposito: nel piano ci sono anche 1,5 milioni di aumento del costo del personale per il previsto rinnovo contrattuale, con la promessa di trasformare 40 contratti da part time a full time, accanto a nuove assunzioni.

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