Agrivoltaico a Mogliano, vince il no
Il progetto agrivoltaico da 11,78 MW a Marocco, in via D'Azeglio, è stato abbandonato dopo oltre un anno di mobilitazione del Comitato No Agrivoltaico e dell'amministrazione comunale. Alfa Toro ha deciso di archiviare il progetto il 6 ottobre, preferendo cercare un altro sito per l'investimento

Dopo oltre un anno di mobilitazione della comunità, la società proponente Alfa Toro ha fatto un passo indietro, accogliendo le istanze del Comitato No Agrivoltaico di via D’Azeglio e dell’amministrazione comunale. Il progetto per un impianto agrivoltaico da 11,78 MegaWat su un’area di circa 17,45 ettari (quasi tre campi da calcio che sarebbero stati coltivati a prato e a patate) a Marocco, in via D’Azeglio, è stato archiviato. La decisione è arrivata il 6 ottobre, giorno in cui Alfa Toro avrebbe dovuto presentare le integrazioni al progetto, ma ha scelto invece di rinunciare.
I prossimi step
Questo evita anche un eventuale ricorso al Tar che Comune e Comitato erano pronti ad avanzare, come già fatto per l’impianto fotovoltaico della Sicet in via Cavalleggeri, la cui sconfitta al Tar vedrà ora l’ultimo step amministrativo al Consiglio di Stato entro fine anno.
Ora, si definiranno insieme un luogo diverso per la prosecuzione dell’investimento, presumibilmente verso la zona est del territorio comunale, che vede già la presenza di agricoltura intensiva. Il risultato è stato accolto con entusiasmo dal Comitato, costituitosi nel settembre 2024.
Le reazioni
Così la presidente Nicoletta Giustetti: «Questa è una grande dimostrazione di collaborazione tra senso di sociale e politica. Era un progetto scellerato, abbiamo mosso mari e monti da semplici cittadini. Le coscienze si sono svegliate, il proponente è venuto a visitare il sito e si è messo in ascolto».
Claudio Verna del direttivo del Comitato critica le procedure, evidenziando come la Puar escluda i Comuni dal processo decisionale. «Stavamo parlando di pannelli a 5 metri d’altezza, le persone che vivevano lì non avrebbero nemmeno visto il sole. Un anno di stress sarebbe stato facilmente evitabile se il Comune fosse coinvolto fin dal principio nelle procedure di autorizzazione».
«Da mesi stiamo interloquendo con la Alfa Toro – spiega il sindaco di Mogliano Davide Bortolato – Il progetto rispondeva a tutte le normative: era a 500 metri dall’area industriale Sapim a nord e 500 metri a sud da un capannone industriale, e ciò prevale dal vincolo paesaggistico del Terraglio e di Villa Benetton. La Alfa Toro ha dimostrato di avere un’importante etica e non vuole andare contro la comunità, ha capito che non è un luogo adatto. Siamo favorevoli al fotovoltaico, a patto che non deturpino il paesaggio, l’ambiente, il sociale visto che sarebbe sorto vicino a delle abitazioni».
La situazione
Mogliano conta 112 ettari tra impianti autorizzati e da autorizzare per un totale di 82 Megawatt. Sono già operativi o in corso di realizzazione il fotovoltaico a terra della Sicet in via Cavalleggeri (8,7 ettari), della Nb 14 in via degli Angeli a Bonisolo (7 ettari) e della Salinella Eolico in via Bonisolo a Zerman (14 ettari).
Esistono anche due agrivoltaici minori, a via Mazzocco (V-Ridium Solar Puglia, 2,8 ettari) e a via Ronzinella (Free2energy, 3 ettari), e in corso la pratica per un maxi-agrivoltaico da 61,52 ettari tra Bonisolo, via Bonfadini, la Sp 64 e via San Michel, proposto sempre da Nb 14.
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