Treviso, le medie Coletti prime in Italia a usare l’IA per l’inclusione: nasce il progetto “Stefano”
Alle scuole medie Coletti di Treviso arriva “Stefano”, la web app di Copilots che traduce e semplifica in tempo reale le lezioni per studenti stranieri e con difficoltà di apprendimento

L'inclusione passa anche attraverso l'intelligenza artificiale. Le medie Coletti a Treviso sono la prima scuola d'Italia a sperimentare il progetto "Stefano", una web app (ideata dalla padovana Copilots) pensata per semplificare le lezioni a studenti stranieri o con difficoltà nell'apprendimento (dislessia, disprassia). Significativa la scelta del comprensivo Coletti, avendo nel capoluogo la più alta incidenza di alunni con esigenze educative specifiche: su 970 iscritti dall'asilo alle medie, circa la metà (470) è composta da stranieri.
L'istituto guidato dalla preside Angela Ferraro applicherà la sperimentazione a due gruppi di studenti delle medie: l'uno formato da 13 stranieri neoarrivati (livello zero d'italiano), provenienti da Nord e Centro Africa, Est Europa e Sud Est asiatico; l'altro con 10 scolari Bes (Bisogni educativi speciali), fra disturbo dell'attenzione, disgrafia, dislessia, autismo. Il progetto troverà spazio per un paio di ore di lezione al giorno, i ragazzi saranno dotati di computer: l'app garantisce la traduzione in tempo reale della spiegazione dell'insegnante nella lingua madre dell'alunno (e la semplificazione delle frasi per gli studenti Bes); è prevista la registrazione vocale della lezione e la creazione di mappe concettuali, consentendo così allo studente di ripassare a casa (tramite un link) i concetti espressi dalla docente.
L'app è stata sviluppata da Emanuele Marchiori, veneziano di Fiesso d'Artico, titolare di Copilots (sede a Noventa Padovana). Il progetto, promosso dall'associazione Verso la luce in collaborazione con l'Ente nazionale per l'intelligenza artificiale (Enia), è stato chiamato "Stefano" in ricordo di Stefano Pasqualin, co-fondatore di Copilots, scomparso nel 2024. «Uno strumento che favorisce l'integrazione. Si potrebbe valutare in futuro di sperimentarlo anche per gli adulti, penso agli stranieri neoarrivati: a supporto dell'anagrafe e della polizia locale», sottolinea il sindaco Mario Conte. «L'app permette la traduzione simultanea di quanto detto dall'insegnante, ma genera anche un audio che l'alunno può ascoltare in un secondo momento. Nel caso degli alunni Bes, lo strumenta produce pure immagini», mette in evidenza l'ideatore Emanuele Marchiori, Copilots.
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