«Mio figlio dimenticato in bus salvato da Sam il pompiere»

Per uscire dalla situazione più brutta in cui si è mai trovato, il piccolo Francesco, nome di fantasia, ha pensato al suo eroe, Sam il Pompiere, protagonista di una serie di animazione seguita dai più piccoli di cui non perde una puntata, e si è ricordato di quello che aveva imparato. «Ho rotto la parte sotto del vetro», ha raccontato al papà il bimbo di 6 anni che frequenta il polo di H-Farm di Ca’ Tron di Roncade, «perchè se rompevo quella più in alto non ce l’avrei fatta a calarmi giù». Nemmeno i genitori sanno come abbia fatto e quale incredibile forza abbia trovato per scappare.
Venerdì il pullman Atvo sul quale era salito assieme a un’altra trentina di compagni, che fa il sevizio di trasporto per la scuola internazionale, ha saltato la sua fermata, quella del Palaverde, e una volta giunto al deposito di via Polveriera in zona ospedale, ha chiuso le porte del bus con il bimbo all’interno. «Mio figlio non si è mai addormentato», racconta il padre sconvolto «l’accompagnatrice deve farli scendere solo se c’è la madre, invece non si capisce perché abbia saltato la fermata». Prosegue: «Arrivato al deposito, mio figlio ha visto che autista e accompagnatrice se ne andavano, ha cercato di slacciarsi la cintura ma non ci riusciva. A quel punto ha urlato e si è sbracciato, ma loro non lo hanno sentito». Nessuno di H-Farm – fa sapere – ci ha contattato. Siamo noi che non vedendolo arrivare, fermi ad aspettarlo alla consueta fermata, ci siamo attivati. «Le infermiere hanno trovato mio figlio che vagava per la strada da solo, con entrambe le mani insanguinate, chiedendo aiuto, e sono state davvero brave. Lui ha avuto la prontezza di spirito di ricordarsi a memoria il cellulare della mamma, che gli abbiamo inculcato in testa, è stato incredibilmente bravo, non capiamo come abbia fatto».
Le infermiere lo hanno medicato, poi i genitori lo hanno portato al Pronto soccorso, da dove è uscito con un referto di 4 giorni di prognosi. «Adesso è sotto shock, a casa da scuola». Esiste una app, come ha segnalato Atvo, per verificare se i bambini sono in bus? «La scuola ci ha venduto il servizio, magnificando una app, e anche un badge, che dovrebbe dirci quando scende e quando sale nostro figlio, ma non funziona praticamente mai, compreso venerdì, si chiama Schoolbus H-Farm. Ma la cosa essenziale è che la scuola mette a disposizione un’accompagnatrice che ha solo un compito, assicurarsi che i bambini salgano e riconsegnarli ai genitori quando arrivano. Responsabile della sorveglianza e del personale, è la scuola» dice pacato. «Mi sono meravigliato di come mio figlio sia uscito da questa situazione, la più brutta della sua vita, pensando a tutto e immedesimandosi nel suo eroe, Sam. Spesso si fa prendere dall’emozione, questa volta è scoppiato a piangere solo quando siamo andati a prenderlo».
Il padre smentisce la versione di Atvo, secondo la quale il bambino si sarebbe addormentato sul pullman. «Proseguono le verifiche» ribatte H-Farm «Noi continuiamo a mantenere un rapporto diretto e costante con la famiglia».
Lunedì i genitori si recheranno a scuola, ed è probabile che quanto accaduto abbia degli strascichi. —
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