Mezza tonnellata di carne: lo spiedo gigante di Pieve di Soligo è nel Guinness

Quattromila persone alla festa della tradizione culinaria. Storie di volti e di fatiche, simbolo del Quartier del Piave. Poco dopo le nove di sera la 61esima edizione dello Spiedo Gigante di Pieve di Soligo entra nella storia del Guinness World Record per «la cottura di quaglie più grande al mondo»

PIEVE DI SOLIGO. È record. Poco dopo le nove di sera la 61esima edizione dello Spiedo Gigante di Pieve di Soligo entra nella storia del Guinness World Record per «la cottura di quaglie più grande al mondo». A sancire il primato Lorenzo Veltri, giudice ufficiale del Guinness World Record, già noto al pubblico per la partecipazione alla trasmissione televisiva “Lo show dei record”. I requisiti erano di una cottura di almeno 360 chilogrammi di carne cotta secondo la tradizione, distribuita e venduta con ricavato destinato al mondo del volontariato, serviti a quattromila persone.

Allegranzi Pieve di soligo spiedo gigante fratelli chiapinotto
Allegranzi Pieve di soligo spiedo gigante fratelli chiapinotto


Il record è stato più che superato: è stata servita oltre mezza tonnellata di carne, 504,8 chilogrammi per la precisione. La cerimonia dell’accensione, alle dieci del mattino, aveva inaugurato la giornata di festeggiamenti alla presenza delle autorità. Attorno al braciere si sono raccolti i rappresentanti del passato e del presente dello Spiedo Gigante, tutti con una torcia - canna di bambù - in mano per il passaggio della fiamma dal grande caldano simbolo alla brace di cottura.



Mauro Andreola, classe 1925, uno dei primi spiedisti, Gianni Spina, socio a vita della Pro Loco di Pieve e tra i fondatori, insieme a “Memi” Domenico Zorzi, dello Spiedo Gigante, “Albertone” De Faveri, capospiedista da 20 anni e il suo affiatato staff, Roberto Franceschet, presidente del consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave, Francesca Bertolin, presidente del consorzio delle Pro Loco Prealpi, Thomas Ceschin, giovane presidente del gruppo di volontari pievigino fautore dell’iniziativa e tanti suoi predecessori. Con loro anche il consigliere regionale Alberto Villanova e il sindaco Stefano Soldan. La sera non è mancato una pacifica manifestazione degli animalisti: «Non si uccide per un record».

Nato oltre 60 anni fa come ristoro alle fatiche del lavoro nei campi e in vigna favorendo lo svago, la festa di piazza dello Spiedo Gigante ha resistito nel tempo confermandosi un simbolo. È la storia di centinaia di uomini e donne, volontari, che si spendono nel silenzio e con amore. La storia di Mario, Ernesto e Angelo Chiappinotto, classe 1941, ’43 e ’49, tutti spiedisti da oltre 40 anni. E tutti e tre insieme a cucinare le quaglie nel loro girarrosto parcheggiato in piazza dei Lager affianco a quello gigante, per sostenere il record. «La nostra è una grande passione – spiega Ernesto, da tre anni spiedista ufficiale e insegnante dell’Accademia dello Spiedo – che ci porta qui in piazza da tantissimi anni». La storia di Costantino Pilla, 64 anni, barba bianca e battuta pronta. Tuttofare della Pro Loco senza il quale l’organizzazione resterebbe “zoppa”. Sono le storie degli oltre 150 volontari impiegati nella 61esima edizione dello Spiedo Gigante ad aver decretato il successo. Un record che contiene vite, fatiche, idee di un territorio che attende di essere riconosciuto patrimonio dell’umanità.

Silvia Ceschin
 

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