Mercurio, inquinato il pozzo delle piscine

Preganziol, si allarga il fronte del rischio, ma il sindaco rassicura: «L’acqua miscelata è pulita»
FERRAZZA TREVISO ARRIVO CISTERNE DI ACQUA POTABILE A CANIZZANO AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
FERRAZZA TREVISO ARRIVO CISTERNE DI ACQUA POTABILE A CANIZZANO AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM

PREGANZIOL. L'inquinamento da mercurio in falda investe anche il pozzo a servizio delle piscine comunali, in concessione alla società Stilelibero, e del bar annesso alla struttura. Il responso è arrivato dalle analisi dell'acqua del pozzo privato nell'area del parco urbano in via Manzoni. Ma il sindaco Paolo Galeano assicura: «Nessun problema per la piscina e per il locale che sono serviti anche dall'acquedotto. L'acqua viene miscelata, riuscendo così ad abbassare il livello della concentrazione di mercurio a norma di legge. Già nei mesi scorsi sono stati chiusi dei pozzi privati in via Schiavonia Nuova, proprio a ridosso dell'area delle piscine», aggiunge il sindaco, «Questo significa che l'inquinamento sta seguendo il flusso verso sud-est, così come è sempre stato». Proprio il sindaco ha firmato nelle scorse ore l'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua per consumo umano proveniente dal pozzo di via Manzoni 40. Nel documento si spiega che nell'analisi chimico-fisica effettuata dall'Arpav sull'acqua pescata a una profondità di 300 metri, «il valore del parametro mercurio Hg è pari al limite di accettabilità previsto dalla norma per le acque destinate al consumo umano». L'Asl ha proposto all'amministrazione, come previsto dall'iter, l'emanazione dell'ordinanza per il divieto di consumo umano dell'acqua. Il provvedimento è scattato di conseguenza, intanto però è già stata trovata la soluzione per ovviare al problema. L'inquinamento da mercurio è stato scoperto a maggio del 2011 tra i Comuni di Treviso (zona Canizzano), Casier, Quinto e Preganziol. Ma da allora sulla causa si deve ancora fare luce, le analisi sui pozzi-spia non hanno portato alla soluzione del mistero ma solamente alla consapevolezza che l'inquinamento si stia spostando lentamente.

Rubina Bon

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso