Medici di base a Treviso, code e proteste per i cambi: «Garantire la libertà di scelta»

TREVISO. Medici di base, che passione. La loro scelta, almeno, per chi arriva nel territorio dell’Usl 2 o per chi deve cambiare il medico per il pensionamento dei loro storici dottori di famiglia.
«Sono andata nei giorni scorsi gli uffici dell’Usl, per cambiare medico, mi sono sentita rispondere che a Treviso c’era un solo medico, altrimenti avrei dovuto scegliere una dottoressa di Silea o un altro medico a Monastier», lamentano due cittadini di Treviso che hanno scritto e telefonato alla nostra redazione, non senza esprimere rabbia per le code e i disagi legarti al cambio di medico.
Entrambi avevano la dottoressa Patrizia Bellon, che a giorni, il prossimo 31 agosto, cessa il suo servizio. Ed erano stati informati preventivamente dall’Usl che avrebbero dovuto provvedere in questi giorni alla scelta del nuovo medico di base.
Un’altra signora, visibilmente irritata, segnala alla nostra redazione di non aver avuto «la libertà di scelta allo sportello». E si sfoga: «Mi è stato detto che avrei dovuto scegliere subito il medico disponibile a Treviso, altrimenti sarei dovuta uscire dalla coda e rifarla successivamente», sottolinea, «questo non è dare libertà di scelta a noi cittadini. E non capisco nemmeno perché non si possa effettuare un servizio la chiamata, per chi come me era con la dottoressa Bellon, per evitare code pesantissime, in un periodo in cui magari non c’è tutto il personale».
All’Usl cadono letteralmente dalle nuvole. «Non possiamo che pensare a incomprensioni», spiega Francesco Rocco, responsabile del servizio di Medicina del territorio, «nel distretto Treviso Silea c’è amplissima offerta di medici, con ben 9 medici di base a Treviso che hanno ancora ampia disponibilità, e 4 a Silea. In tutto siamo oltre i 4.550 posti liberi Forse c’è stata un malinteso»
L’azienda ribadisce che agli utenti che devono scegliete il medico - nuovi residenti, per quiescenza del precedente medico - viene fornita una lista con i medici liberi di accogliere nuovi utenti. «La disponibilità di posti fa sì che non ci siano gli estremi per avviare le procedure per aumentare i medici di base» , continua Rocco, «il nostro territorio è coperto, in maniera uniforme, da 270 medici di cui quasi 90 pediatri». La quota massima per ogni medico è di 1500 utenti, nell’ex Usl 9 ci sono circa 420 mila abitanti.
Quanto alla ricollocazione degli utenti della dottoressa Bellon, l’Usl 2 comunica che oltre 800 dei 1500 utenti hanno scelto il nuovo medico di base, e che resta dunque meno della metà di assistiti da sistemare. Resta sempre il nodo della logistica. in molti, specie fra gli anziani, chiedono che un medico si trasferisca nell’ambulatorio sulla Noalese, per evitare che ci si debba spostare oltre San Giuseppe, al di là del cavalcavia sulla ferrovia. In questo senso il direttore generale dell’Usl, Francesco Benazzi, aveva già annunciato un impegno preciso, per venire incontro alle esigenze dei residenti del quartiere.
Ma la scelta - essendo peraltro la libertà di scelta da parte d egli utenti, nel territorio comunale, anzi del distretto, per quanto siano ammesse con autorizzazione anche sconfinamenti – deve avvenire su scelta volontaria del medico di base. E a Borgo Cavalli ricordano che nei mesi scorsi si è riusciti a risolvere un analogo problema per il quartiere di San Paolo, con la disponibilità di un medico di San Liberale.
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