Maxi negozio o appartamenti: la sede della Banca d’Italia di Treviso va sul mercato

Lo storico palazzo in piazza Pola è stato inserito ufficialmente nella lista delle proprietà da alienare. Liberato un anno fa, ad agosto autorizzata la cessione. Incognita sul prezzo. C’è anche la palestra

TREVISOC’è voluto esattamente un anno, ma alla fine la Banca d’Italia ha deciso cosa fare della sede di piazza Pola liberata un anno fa con la concentrazione degli uffici a Venezia. La scelta, com’era ipotizzabile già la scorsa estate, è stata una sola e netta: vendere.

La ex sede di Treviso è rientrata così con altre 10 ex filiali, nel grande piano di riordino e “valorizzazione” disegnato dall’ente nel 2015 che aggiunge 11 palazzi alla lista degli immobili pronti alla vendita già redatta negli anni passati e sottoposta al mercato. Il prezzo non è ancora stato ufficialmente fissato, anche se ai piani alti dell’istituto finanziario nazionale si calcolano cifre milionarie. L’edificio di piazza Pola infatti non soltanto è relativamente “nuovo”, visto che risale al 1800 ed ha subito vari interventi di miglioria e restauro, ma è anche spazioso, versatile e in una posizione strategica, centralissima.

Non bisogna pensare solo all’edificio che affaccia sulla piazzetta, quello di quattro piano su cui troneggiava la scritta dell’istituto, l’immobile si allunga sul retro fino alla fine di via Paris Bordone con , 4 unità immobiliari residenziali (ci vivevano in affitto dirigenti e dipendenti), un’area destinata a “servizi” e all’interno del complesso, strano ma vero, perfino uno spazio coperto a destinazione sportiva. Insomma, tra carte, scartoffie, uffici e tanti tanti contanti... c’era pure la palestra.

Immaginate quindi cosa si potrebbe fare con 4.349 metri quadrati di simili potenzialità, tra Duomo e piazza dei Signori. Non a caso infatti l’interesse del mercato immobiliare si è già alzato. Pare che attorno all’edificio stiano già “girando” tecnici e professionisti legati a varie aziende di intermediazione. La Banca d’Italia è già «pronta ad accogliere richieste di informazioni tecniche», come specificato dall’Istituto stesso nel prospetto che evidenzia tutte le caratteristiche degli 11 immobili inseriti ad agosto nella lista delle alienazioni. E già in città c’è chi sussurra i soliti nomi, primo fra tutti Zara, che però a detta dei beninformati pare essere in attesa di novità sul palazzo oggi occupato dalla Camera di Commercio in piazza Borsa (l’ente ha lanciato un bando per individuare la nuova sede e Fondazione Cassamarca era già pronta a formalizzare la sua proposta per l’Appiani destinata a chiudere un lungo contenzioso).

La riapertura del palazzo potrebbe poi ragionevolmente riportare luce in un rione, quello di piazza Pola, che dalla chiusura dell’ufficio statale ha sofferto incertezza e isolamento, pur centrale com’è. Scorcio caratteristico della città, piazza Pola potrebbe ritornare protagonista. Su di lei ha puntato anche (forse non a caso) Banca Mediolanum, aprendo una filiale al pianterreno del palazzo adiacente la ex Banca d’Italia. Il 2018 potrebbe essere l’anno della svolta.

 

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