Maxi giro di fatture false tre amministratori prosciolti

CASTELFRANCO. Tutti prosciolti per prescrizione. S’è concluso con il proscioglimento generale degli imputati un processo su un presunto giro di fatture false colossale, di diversi milioni di euro. Alla sbarra erano finiti i tre amministratori di fatto o di diritto della società "Mapi srl", con sede a Valstagna in via Mattana (Vicenza): Andrea Stocco, 41 anni di Castelfranco (difeso dall’avvocato Simone Guglielmin), Andrea Tavernaro, 41 anni di Castello di Godego (avvocato Gabriele Traina), e Claudio Bottan, 57 di Busto Arsizio (avvocato Carlo Covini). Diverse le accuse che la procura contestava agli imputati. Tavernaro avrebbe omesso di presentare la dichiarazione dell'Iva per il 2007 per 150 mila euro e per 511 mila l'anno successivo. Tutti e tre dovevano rispondere di aver emesso fatture (attraverso la Mapi) per operazioni inesistenti, allo scopo di consentire ad altre ditte di evadere il pagamento delle imposte. Nel 2008 avrebbero emesso documenti per operazioni inesistenti, per un valore di circa due milioni di euro, nei confronti della "Autoscout srl" di Padova. Bottan era chiamato anche a rispondere delle fatture per 850 mila euro emesse per la "T.one group srl" e per 100 mila a favore della "Daf srl" di Fiano Romano. Stocco avrebbe acquisito auto per 3 milioni di euro in Austria e Germania, rivendendole alla "Autoscout" con ricarico negativo, a dimostrazione - secondo gli inquirenti - del fatto che la "Mapi" era solo una cartiera. Infine, tutti e tre gli imputati erano accusati di aver fatto sparire la documentazione contabile della "Mapi" per non far ricostruire il volume d'affari della ditta. Ma al termine di un processo che si è trascinato tra eccezioni delle difese e incompatibilità di qualche giudice, alla fine è arrivata per tutti la prescrizione.