Maxi evasione, Montesel a processo

Susegana. Il fratello dell’ex sindaco è accusato di non aver pagato Iva per tre milioni di euro: sarà in aula il primo ottobre
Di Fabiana Pesci
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG

SUSEGANA. La data della prima udienza del processo è già fissata: l’1 ottobre 2014 Nerio Montesel, legale rappresentatnte della Bmp Srl (che si occupa di compravendita di beni immobili effettuata su beni propri) comparirà di fronte al giudice per rispondere del reato di evasione fiscale. La Procura di Treviso gli contesta un’evasione Iva di tre milioni di euro. Montesel (assitito dall’avvocato Vincenzo Arcidiacono, del foro di Treviso) è apparso nei giorni scorsi di fronte al gup per l’udienza preliminare, ed è stato rinviato a giudizio.

I fatti contestati dall’accusa risalgono al 21 maggio del 2007. Quel giorno Nerio Montesel, immobiliarista, fratello di Gianni, ex sindaco di Susegana, ha alienato alla società Sanpaolo Leasint Spa un complesso immobiliare che si trova a Bologna per un corrispettivo pari a 15 milioni di euro, cui deve essere aggiunta l’Iva. Dall’operazione immobiliare, secondo la Procura, Montesel avrebbe realizzato un differenziale positivo, di fatto un guadagno, di 6 milioni 31 mila 175 euro e ottanta centesimi. Quel palazzo era stato acquistato anni prima a un costo di 8 milioni 968 mila 824 euro e 92 cent, rivenduto poi a 15 milioni. La Procura ha fatto i conti, sostenendo che l’operazione ha generato un debito di imposta di tre milioni di euro ai fini dell’Iva, al lordo di una detrazione di 1,7 milioni sull’acquisto. L’accusa contesta a Montesel, in quanto legale rappresentante della Bmp Srl, società poi fallita, di non aver presentato la dichiarazione ai fini dell’Iva e delle imposte dirette, in altre parole di non aver presentato l’Unico 2008/2007. Secondo la Procura il reato è stato consumato il 29 dicembre 2008, termine ultimo per la presentazione della dichiarazione, compresi i novanta giorni prescritti dalla legge.

Ma c’è un altro reato che gli inquirenti contestano a Nerio Montesel, che nel 2011, con una sentenza del tribunale di Treviso, ha visto fallire la società di cui era legale rappresentante. La Procura contesta all’imprenditore l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Nella veste di legale rappresentante e a fronte della vendita dell’immobile situato a Bologna avrebbe emesso una fattura di quindici milioni di euro più Iva nei confronti della Sanpaolo Leasint Spa. Per il pubblico ministero titolare delle indagini quella fattura sarebbe da considerare emessa a fronte di un’operazione ritenuta parzialmente inesistente. Nerio Montesel l’1 ottobre, assistito dal suo avvocato, a seguito del rinvio a giudizio accordato dal giudice, comparirà in aula per difendersi dalle accuse.

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