Maturità a Treviso, sei centini al liceo sportivo e quattro all’alberghiero

TRIBUNA. C’è chi ha meditato un futuro da medico, a seguito di un grave infortunio patito nella pallavolo. C’è chi sogna di diventare pasticciera fin dalle “dispute” da bimba con la cugina. Sono spesso episodi o confronti in tenera età a segnare un percorso di studi o una carriera. Lo confermano i centini della maturità 2020.
Anna Tabarin, della 5ª I dello Scientifico Sportivo Da Vinci, è un esempio calzante: «Farò il test per entrare a Medicina. Mi piace l’idea di poter agire concretamente sulla vita degli altri. Una prospettiva che ho maturato a seguito degli infortuni patiti da me e dai compagni nell’attività sportiva. Ho apprezzato molto l’aiuto del medico quando devi rialzarti da un incidente sul campo di gara.
Gioco a volley, a Silea, in Prima Divisione. E, a 17 anni, mi sono rotta il crociato del ginocchio in allenamento. Lì ho scelta la carriera di medico». Complice la particolarità dell’indirizzo, non sono mancate le domande su miti dello sport quali Jesse Owens e Primo Carnera. «Anche se avrei un’estrazione da pallavolista», puntualizza. Nella sua classe, il punteggio più alto lo raggiungono anche Arianna Salvini, Matteo Pin, Nicolò Narder, Alessandro Padovan e Ismaele Cenedese.
Trasferendoci all’Alberini, c’è chi non vede l’ora di iniziare a lavorare. Come Veronica Barin, che nella 5ª C ha totalizzato 100/100 al pari di Sofia De Marchi: «Ho già fatto uno stage, vorrei farmi le ossa come aiuto pasticciere. Sfornare dolci è quello che desidero da sempre: rispetto alla cucina tradizionale, occorre più cura, calma, pazienza. Un lavoro che ben si sposa con il mio carattere. Tutto è nato dalle sfide in famiglia con mia cugina: ci siamo messe in competizione, a colpi di dolci, fin da piccole». Curioso l’elaborato: «L’ho incentrato sui caffè storici, puntando sul Florian di Venezia». Nella 5ª A dell’Alberghiero, festeggiano invece Terry Famoso, Camilla Monaco e Marco Durante. — M.T.




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