Materassi dati a fuoco, evacuato il carcere minorile di Treviso
Il rogo dopo una lite tra bande. Il sindacato Sappe: «La struttura non è più idonea a va chiusa»

L’istituto di pena minorile di Treviso è stato evacuato, nella serata di sabato, in seguito ad un incendio appiccato da un gruppo di giovanissimi detenuti. «La struttura va chiusa, è sovraffollata e non più idonea» dichiara il segretario regionale del sindacato Sappe, Giovanni Viola.
L’incendio è divampato intorno alle 20.30 dopo una lite tra due gruppi rivali. Due materassi, uno all’interno di una cella e l’altro in un bagno, sono stato dati alle fiamme producendo una nuvola di fumo irrespirabile che ha costretto gli agenti di polizia ad evacuare momentaneamente la struttura.
Sul posto anche i vigili del fuoco e il personale accorso di supporto dal vicino penitenziario. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno. L’incendio arriva dopo una settimana di liti e violenza che ha generato forte tensione all’interno della struttura di via Santa Bona che attualmente ospita 17 detenuti per 12 posti disponibili.
I vigili del fuoco hanno terminato di spegnere le fiamme, già in parte domate dal personale con gli estintori. Alcuni agenti sono stati costretti a ricorrere a cure mediche. Una volta areate le celle, i giovani detenuti sono stati fatti rientrare.
A scatenare la violenza sono rivalità tra gruppi di ragazzi detenuti, giovanissimi, di età inferiore ai 16 anni. Alcuni sono stati già stati trasferiti in un’altra struttura. Secondo il sindacato degli agenti di polizia penitenziaria, il problema del sovraffollamento del carcere minorile è oramai esplosivo. «La struttura non è più idonea» commenta Giovanni Viola «il numero dei giovani detenuti è ingestibile così com’è. La struttura va chiusa e vanno trovate altre soluzioni». A breve aprirà a Rovigo un altro istituto di pena minorile, nel frattempo Treviso soffre.
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