Marianna oggi compirebbe 27 anni: appello della famiglia per la ragazza di Paese scomparsa nel 2013
Aveva 18 anni e faceva la cuoca, Marianna Cendron, quando il 27 febbraio 2013 sparì, durante un tragitto in bici dal ristorante all’alloggio del fidanzato, senza lasciare tracce. L’avvocato Tigani: «Verità ancora da scoprire, non è stato allontanamento volontario»

PAESE. «La storia di Marianna è una o forse la più misteriosa che abbia affrontato, a fianco ai genitori e al fratello. Scomparve esattamente 8 anni fa, in circostanze mai chiarite. L’inchiesta, che non ha mai visto indagati, ha fatto acqua dall’inizio, con ritardi inaccettabili nelle ricerche e con una tesi (quella dell’allontanamento volontario), presa come un assioma dalle autorità. Dopo due opposizioni e una serie infinita di integrazioni probatorie, il procedimento è stato archiviato, ma noi sulla vicenda non abbiamo calato il sipario. Mancano dati nel fascicolo che grazie alla volontà dei genitori e di Penelope, dobbiamo far emergere. Perché cosa è successo davvero lo dobbiamo scoprire. Un abbraccio a mamma Emilia, papà Pierfrancesco e fratello Giorgio. Persone straordinarie». Così, oggi 27 novembre, l’avvocato Stefano Tigani, nel giorno in cui la giovane cuoca avrebbe compiuto 27 anni.

Cosa è successo davvero, la notte del 27 febbraio di 8 anni fa? La famiglia non crede alla tesi dell’allontanamento volontario. La ragazza sparì dopo aver concluso il turno come cuoca in un ristorante, il fidanzato la aspettava in un alloggio del suo convitto ma lei non ci arrivò mai. Qualcuno la fermò durante il viaggio in bicicletta? Le ricerche in questi anni non hanno dato alcun esito.
Anche l’Associazione Penelope, che ha seguito questa e tante altre vicende di persone scomparse, rilancia l’appello: «Oggi Marianna compirebbe 27 anni, ma da otto la famiglia non ha più sue notizie. La sua scomparsa è stata archiviata come allontanamento volontario, ma Penelope non dimentica… E se qualcuno sa cos’è successo a Marianna, o dove si trova, parli. I suoi genitori hanno il diritto di conoscere la verità».
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