Marca golosa et amorosa record di aziende del gusto

È la Marca la provincia più golosa del Veneto. L’alimentare cresce e piace sempre di più all’estero: export da record nel 2013, con un fatturato di 500 milioni di euro, e numero delle imprese attive...
Agostini San Vendemiano conferenza stampa Salone d'Impresa Giuseppe Da Re, Ferdinando Azzariti e Stefano Panbianco e Giovanni Rana
Agostini San Vendemiano conferenza stampa Salone d'Impresa Giuseppe Da Re, Ferdinando Azzariti e Stefano Panbianco e Giovanni Rana

È la Marca la provincia più golosa del Veneto. L’alimentare cresce e piace sempre di più all’estero: export da record nel 2013, con un fatturato di 500 milioni di euro, e numero delle imprese attive in crescita. Merito (soprattutto, ma non solo) del fenomeno Prosecco, e di tante eccellenze originali, e impossibili da imitare, come i Bibanesi. Ieri, nello stabilimento della Da Re spa-I Bibanesi di San Vendemiano, li ha assaggiati anche Giovanni Rana, ospite (assieme, tra gli altri, al presidente di Pasta Zara, Furio Bragagnolo) del padrone di casa, Giuseppe Da Re. Prima della visita allo stabilimento, e del rinfresco a base (ovviamente) di Prosecco e Bibanesi, Salone d’Impresa ha riunito decine di imprenditori per discutere di esperienze e prospettive di crescita del settore alimentare. Tra loro anche Sandro Bordato, presidente b! spa, Stefano Pambianchi, Cisco Italy, e Ferdinando Azzariti, presidente Salone d’Impresa.

Unioncamere Veneto ha certificato, con i numeri, il successo di un settore che aveva già convinto con il gusto, i sapori, le fragranze. Treviso nel 2013 ha esportato 500 milioni di euro di prodotti alimentari, più 11 per cento rispetto all’anno precedente: «La filiera vinicola fa la parte del leone», spiega Serafino Pitingaro, area Studi e Ricerche Unioncamere, «poi vengono i prodotti da forno». Un successo non solo nelle vendite, ma anche nell’occupazione. In Veneto le imprese alimentari assorbono più di 42 mila addetti, ma è a Treviso che si concentra il maggior numero di aziende di questo settore: sono 775 al 31 dicembre 2013, un centinaio in più rispetto all’anno precedente (il trend regionale, invece, è sostanzialmente stabile).

I numeri dell’anno scorso sanciscono il sorpasso: la Marca è diventata la provincia con il maggior numero di imprese alimentari, davanti a Verona e Padova. L’errore, a questo punto, sarebbe fermarsi: «Un buon imprenditore reinveste sempre gli utili», è il motto che ha ripetuto ieri Da Re, l’inventore dei Bibanesi. Chi ha successo, lo sta già facendo: Da Re sta per aprire un nuovo stabilimento a Godega, Pasta Zara investe in Medio Oriente. E Giovanni Rana, appena tornato dagli Stati Uniti, ha spiegato quanti sforzi (assieme al figlio, perché l’impresa veneta è sempre un affare di famiglia) servono per convincere i palati a stelle e strisce: «Vogliono gnocchi più grandi dei nostri, e barattoli di sugo da mezzo litro: noi dobbiamo darglieli».

Dopo i numeri e le strategie, il cuore. Rana ha visitato lo stabilimento dei Bibanesi, dove all’interno della fabbrica non è raro trovare quadri e altre opere d’arte: «Perché così si vive meglio», assicura il papà dei Bibanesi. «È fondamentale amare il territorio nel quale si opera», parola di Da Re. «Portare i Bibanesi in Romania? No grazie. Resterò legato a questa terra. E chi lavora avrà sempre un habitat a misura d’uomo, che tolga stress e fatica».

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