Maniero e rimborsi La Nostra Famiglia gli chiede i soldi

CONEGLIANO. Effetto dominio sul caso dei rimborsi in eccesso pagati dal Comune a La Nostra Famiglia per le assenze del suo dipendente Alberto Maniero dovute ai suoi obblighi istituzionali di sindaco: Il Comune attende il rimborso di 78.654,93 euro ma La Nostra Famiglia non pagherà finchè non avrà le garanzie che la somma gli venga a sua volta rimborsata dal suo dipendente, magari attraverso ore di lavoro da scontare. L’associazione avrebbe chiesto a Maniero un accordo per il rientro di 65.852,46 euro corrispondenti alle 1.612,92 ore che il Comune ritiene siano stati pagati in eccesso rispetto al numero massimo di ore che la legge consente di rimborsare ai datori di lavoro degli amministratori. A questo sarebbero dovuti i 15 giorni di proroga richiesti per «motivi tecnici» da La Nostra Famiglia per la restituzione all’ente della somma contestata. Il Comune lunedì ha concesso la proroga ai 30 giorni fissati nella lettera inviata lo scorso 18 settembre. L’opposizione però chiede che questa volta i tempi vengano rispettati: «Se il 5 novembre la cosa non è chiarita bisognerà assolutamente ricorrere alla Corte dei Conti», dice il capogruppo del Pd Paolo Giandon. Una sentenza della Corte dei Conti di Aosta per un caso analogo ha condannato un assessore e un dirigente comunale al pagamento rispettivamente del 40 e del 60% delle somme versate in più per i cosiddetti permessi retribuiti. Un precedente che se applicato a Conegliano porrebbe l’ex sindaco nelle condizioni di pagare circa 24 mila euro anziché gli oltre 65 mila che gli richiederebbe la sua azienda. Nel commentare questo precedente Maniero, nei giorni scorsi, aveva però parlato di «ipotesi che non hanno niente a che vedere con la realtà». (r.z.)
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