Mance rubate al ristorante Ladro braccato dal titolare

di Matteo Marcon
MOGLIANO
Evade dagli arresti domiciliari e ruba le mance al ristorante Beccofino: inseguito e arrestato con la collaborazione del titolare. È accaduto la notte scorsa, appena passata l'una, mentre il locale si accingeva alla chiusura. L'autore del tentato furto è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine moglianesi. L'ennesima impresa del venticinquenne di origine marocchine Eddine Bilali Charaf, stavolta però è durata ancora meno del solito. Il giovane recidivo è stato prima scoperto da uno dei titolari del locale, poi pedinato e infine sono scattate le manette, ma non prima che il ragazzo andasse su tutte le furie colpendo ripetutamente gli agenti nel tentativo di fuggire, guadagnandosi così anche una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Il capo di imputazione si aggiunge alle accuse di furto aggravato, evasione e violazione degli obblighi di sorveglianza speciale.
Fondamentale per il suo arresto è stata l'iniziativa di Carlo Testa, titolare con Massimo Causin, del ristorante Beccofino e del winebar, dove si può tirar tardi, che si trova al piano superiore “Assaggi”: «Il ristorante al piano terra era già chiuso da un po' – racconta – sono sceso dalle scale per recuperare alcuni oggetti e ho sentito dei rumori inusuali provenire dalla sala ristorante. Poi si è aperta la porta e ho scoperto il ragazzo quasi in flagranza. Avevamo svuotato la cassa ma erano rimaste alcune mance». Il giovane marocchino, saltuario frequentatore del locale, si era avventato proprio su quei trecento euro, cercando poi di dileguarsi lungo il Terraglio. «L'ho inseguito e mentre gli stavo dietro ho avvisato i carabinieri che in pochissimi minuti sono intervenuti e lo hanno fermato in piazzetta Duca d'Aosta» racconta Carlo Testa, che ha fatto così valere il suo passato da investigatore privato, prima che animatore delle serate e degli aperitivi moglianesi. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato il giovane marocchino in compagnia di alcuni amici, forse intento a festeggiare quei 256 euro in monete e banconote di piccolo taglio. Ma la festa è durata così poco che il Charaf è andato in escandescenze, tentando una nuova fuga, perdendo circa 30 euro di monetine per strada e finendo comunque per passare la notte in cella nella stazione dei carabinieri di Mogliano. Ieri si è svolto processo per direttissima.
Il secondo in poco tempo dopo che appena due settimane fa era stato fermato, davanti ad un altro locale della movida moglianese, con alcuni amici pregiudicati, e trovato in possesso di due grammi di cocaina.
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