Mancano ortopedici week-end di caos al Pronto Soccorso di Treviso

TREVISO. Due giorni di passione per l’Usl 2. Ieri il Cup di Borgo Cavalli è stato preso d’assalto dai trevigiani, che venerdì non avevano potuto far esami e prenotazioni per la chiusura degli sportelli (causa Giro d’Italia), mentre tra sabato sera e domenica ad accusare il colpo è stato il Pronto soccorso del Ca’ Foncello a causa delle emergenze e della carenza di ortopedici. Ore e ore di attesa anche per piccole fratture. «Rispetto alla pianta organica ci mancano almeno 4 ortopedici, per questo in due giorni eccezionali come sabato e domenica il pronto soccorso è andato in difficoltà. Presto li assumeremo, e così porremo rimedio», ha spiegato il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi.
Le difficoltà del Pronto soccorso sono iniziate sabato sera. L’ingresso al Ca’ Foncello di un bambino con alcuni traumi – era caduto col papà con il parapendio – e di un altro ferito in un incidente stradale a Pieve di Cadore, ha chiesto l’intervento di quattro ortopedici in sala operatoria. Questo ha fatto sì che dodici persone già passate per il triage del pronto soccorso siano state medicate – se necessario - rispedite a casa, e invitate a tornare domenica per terminare gli accertamenti e le cure. In una serata l’emergenza avrebbe dovuto essere smaltita, ma così non è stato.
Domenica l’ortopedico di turno al Pronto soccorso ha subito iniziato a smaltire le 12 persone che la sera precedente erano state mandate a casa. Dal Ca’ Foncello è stato chiamato in servizio il secondo ortopedico reperibile, ma nel reparto d’Urgenza è arrivata un altro ferito da portare in sala operatoria. Un anziano con fratture multiple, tra cui una rottura scomposta del femore. Nella sala d’aspetto del Ca’ Foncello però c’erano già 25 persone, oltre alle 12 rinviate dalla sera precedente, che attendevano di essere viste dall’ortopedia. Detto, fatto: il servizio si è intasato, e solo richiamando un medico in ferie tutti i pazienti dopo ore di attesa sono stati visitati e curati.
«È stata una situazione del tutto eccezionale, che mai si era presentata», dice il dg Benazzi. Resta il fatto che di fronte a tre feriti da operare in due giorni il Pronto soccorso è andato in sofferenza; ore di attesa con notevoli proteste da parte dei pazienti e degli aspiranti tali . La situazione di difficoltà dell’Ortopedia è in gran parte nei numeri. Dei sedici medici previsti da pianta organica ce ne sono solo undici, di questi uno è casa per una lunga malattia, mentre un altro ha alcuni limiti di impiego per questioni personali e familiari.
«In più chi opera deve fare un riposo minimo di 11 ore consecutive per legge, quindi non potevo richiamarli al Pronto Soccorso dopo gli interventi», precisa Benazzi. «Ripeto, è la prima volta che succede una cosa simile, ma rivedremo l’organizzazione in caso di eccezionalità. Per farlo però dobbiamo riuscire ad assumere quattro ortopedici, in modo da avere un terzo medico reperibile», aggiunge il dg. L’Usl 2 aveva già provato a fare tre assunzioni alcuni mesi fa, ma al concorso non si era presentato nessuno. Ora al Ca’ Foncello confidano nei concorsi dell’azienda Zero, che dovrebbero portare all’assunzione di quattro persone per l’ortopedia in tempi abbastanza brevi.
A Borgo Cavalli invece ieri mattina la coda era più lunga del solito. Invece dei 500 utenti di media, a mezzogiorno erano già 670 i trevigiani passati per gli sportelli dell’Usl 2. Un afflusso eccezionale dovuto al fatto che venerdì la sede era rimasta chiusa a causa della partenza della tappa del Giro d’Italia dal centro di Treviso, come le scuole e alcuni servizi. Ma ieri tutti gli sportelli sono rimasti aperti per cercare di sbrigare prenotazioni e ritiri il più in fretta possibile.
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