Mammografie itineranti con il camper nelle aziende

VITTORIO VENETO. Mammografie sul posto di lavoro grazie a un camper che effettuerà lo screening senologico direttamente nelle aziende con alta presenza femminile. Uno spazio benessere soprannominato “Amiche per la pelle” avviato all'interno dell'ospedale di Vittorio Veneto, dove le pazienti con tumore alla mammella possono prendersi cura di loro stesse, con il supporto di due estetiste appositamente formate, e imparare i segreti di bellezza per affrontare meglio la perdita di ciglia, capelli e l'indebolimento delle unghie causati dalla chemioterapia. E ancora: il servizio di tatuaggio del capezzolo per le donne operate al seno (esportato dall'ospedale Ca' Foncello di Treviso) e l'avvio di una convenzione con l'Università della Puglia, che ha reso il nosocomio vittoriese un polo formativo per gli studenti specializzandi in tecniche chirurgiche per il trattamento delle neoplasie mammarie.
Grazie a questo ventaglio di progetti l'Usl 7 diventa la start up trevigiana della Senologia e del percorso di umanizzazione delle cure per le donne che stanno affrontando il tumore al seno. A due anni dalla sua attivazione la Breast Unit di Vittorio Veneto, con i suoi 1.300 interventi chirurgici e più di 12.000 visite ambulatoriali, cresce.
«Questa azienda sanitaria ha le dimensioni ideali per ospitare questi progetti sperimentali. Se si dimostreranno validi potranno essere estesi a tutta la rete senologica del territorio» evidenzia Nicola Balestrieri, medico specialista di chirurgia toracica, coordinatore del Centro senologico dell'Usl 7 nonché presidente di Fondazione Sanità. La sua onlus sta portando avanti il potenziamento delle Breast Unit insieme ad azienda sanitaria e Regione. «È scientificamente dimostrato che più la presa in carico della donna è completa, senza limitarsi alle sole terapie sanitarie, più migliora la compliance (l'aderenza e la risposta alle cure stesse, ndr). Così come è dimostrato che una migliore organizzazione delle strutture ospedaliere territoriali che erogano le cure senologiche garantisce il 20 per cento in più di sopravvivenza, al quale si aggiunge un altro 5 per cento legato all'utilizzo di farmaci ultra tecnologici» evidenzia Balestrieri.
L'ospedale di Vittorio Veneto trasformato in laboratorio della senologia raccoglie il plauso di Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl di Marca. «Stiamo potenziando la senologia vittoriese per farla diventare sempre più un centro di riferimento».
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