Lavoratori in nero in bar e ristoranti: sospese le licenze a 6 locali
Controlli dei carabinieri del Nil anche nei cantieri edili: sanzioni per 200 mila euro a 19 imprese

Bar e ristoranti che impiegavano complessivamente cinque lavoratori del tutto privi di coperture previdenziale e assicurativa sono stati individuati dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Treviso in più comuni della Marca, mentre in altri esercizi pubblici sono state riscontrate irregolarità connesse a più obblighi di sicurezza.
I militari sono intervenuti anche in vari cantieri edili ed aziende di altro genere, riscontrando mancanze, in particolare in materia di protezione dei lavoratori, in 19 casi.
Complessivamente sei attività sono state sospese e sono state elevate sanzioni per circa 200 mila euro.
Nello specifico, durante alcuni controlli effettuati a Montebelluna, è stata sospesa l’attività di 2 bar in cui erano impiegati complessivamente 3 lavoratori italiani in totale carenza previdenziale ed assicurativa (in nero), intenti a svolgere le mansioni di barista e cameriere. Analogo provvedimento è stato adottato in un altro locale situato a Meduna di Livenza, ove all’interno di un ristorante un lavoratore in nero era impiegato in cucina con la mansione di aiuto cuoco. Impiegata in nero anche una lavoratrice trovata intenta a servire ai tavoli di un bar situato nel Comune di Povegliano. Sempre nel settore dei pubblici esercizi, si è resa necessaria la sospensione dell’attività 2 lavorativa di un bar sito nel territorio comunale di Silea, in cui il datore di lavoro non aveva provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi.
Nel delicato settore dell’edilizia, all’interno un cantiere situato a Treviso, un lavoratore è stato identificato mentre svolgeva lavorazioni in quota senza che venissero predisposte idonee precauzioni atte ad eliminare il pericolo di caduta verso il vuoto, con la conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale. Analogo provvedimento, sino alla regolarizzazione delle inadempienze riscontrate, è stato emesso nei confronti di un’altra azienda operante nel settore edile e più precisamente nel Comune di Castelfranco, ove i lavoratori erano impiegati all’interno di un cantiere senza che fosse stato redatto il Piano Operativo di Sicurezza.
I molteplici controlli, effettuati anche nei comuni di Vittorio Veneto, Paese, Istrana, Cornuda, Crocetta del Montello, Codognè, Possagno, Borso del Grappa, Miane e San Vendemiano, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni e di individuare complessivamente 19 aziende inadempienti. Tra le varie sanzioni contestate, la mancata formazione da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, l’omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori e la mancata formazione degli stessi, l’omesso aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e la mancata nomina del Medico Competente.
Nel complesso, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, a seguito alle quali sono state irrogate sanzioni per circa 200.000 euro.
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