Malore in bici, muore rappresentante di 57 anni
cordignano
Era uscito di casa senza documenti, portando con sé in bicicletta solo un cellulare. Non poteva immaginare quello che lo attendeva a Stevenà, frazione di Caneva, nel Pordenonese. Sandro Brieda, 57 anni, abitava a Ponte della Muda, in Comune di Cordignano. Rappresentante, sposato e due figli, è morto l’altra mattina dopo essersi sentito male di fronte al cimitero, lungo la bretella che porta verso lo svincolo di Sacile Ovest.
Inutili, seppur tempestivi, i tentativi di rianimarlo sia da parte dei soccorritori inviati dalla centrale Sores di Palmanova sia da parte di una ragazza di Stevenà, neolaureata in Medicina, che ha subito effettuato all’uomo il massaggio cardiaco.
La chiamata ai soccorritori è arrivata alle 11.30, quando alcuni passanti si sono accorti del ciclista. Era da solo quando ha accusato il malore: nessuno l’ha visto, ma le prime ricostruzioni escludono che possa essere rimasto coinvolto in un incidente. Il casco che indossava e l’abbigliamento sportivo, infatti, erano intatti così come la bicicletta, la sua passione.
Sono intervenute ambulanza e automedica ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La salma è stata portata in ospedale a Sacile, dove in serata è avvenuta l’identificazione. Il ciclista, infatti, non aveva con sé documenti. Impossibile risalire alla sua identità se non tramite il cellulare, che aveva con sé.
Solo nel pomeriggio i carabinieri di Caneva, al comando del luogotenente Carlo Andrea Galli, intervenuti insieme ai soccorritori, sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo, grazie al cellulare cui chiamavano alcuni amici dopo avere saputo della disgrazia dai siti d’informazione.
I funerali verranno celebrati giovedì alle 15 nella chiesa di Ponte della Muda, il paese di Brieda. —
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