Malaria, nell’Ulss 2 troppi viaggi senza profilassi: 26 ammalati nel 2024

Lo scorso anno 26 residenti della Marca si sono ammalati di malaria dopo viaggi in Africa senza adeguata prevenzione: massima allerta per i vacanzieri trevigiani che a Pasqua viaggeranno in località esotiche

Valentina Calzavara
Controlli anti malaria in ospedale
Controlli anti malaria in ospedale

Dalla Marca con destinazione paesi esotici, dimenticando le profilassi necessarie per proteggersi da malattie tropicali che possono essere fatali. Nel corso del 2024 ben 26 cittadini residenti nel nostro territorio si sono ammalati di malaria durante un soggiorno nelle zone dell’Africa-subsahariana.

«Quasi tutti, una volta rientrati, sono stati ricoverati e sottoposti a un trattamento ospedaliero urgente» fa sapere la direzione medica dell’Ulss 2. Ma ciò che più colpisce, riguarda la loro mancata preparazione al viaggio: «Non avevano assunto la chemioprofilassi farmacologica prima, durante e dopo il rientro, in molti casi non avevano neppure utilizzato i repellenti cutanei per ridurre le punture di zanzare e quasi nessuno si era rivolto al nostro ambulatorio di medicina dei viaggi per una consulenza» evidenzia la direzione sanitaria.

Morti per malaria

Dati che fanno scattare l’allarme sulla mancata prevenzione, una leggerezza che può avere conseguenze drammatiche. Lo ricordano le recenti morti per malaria registrate nel Trevigiano: un uomo di 55 anni, appassionato di viaggi e volontariato, deceduto dopo una missione in Congo; un 64enne trapiantato nello Zambia che era tornato per qualche settimana nella villa di famiglia a Colfosco insieme alla sorella.

In entrambi i casi, sono stati trovati senza vita in casa, dopo aver scambiato la febbre alta e il male alle ossa per un’influenza. Ce l’ha fatta invece a sopravvivere la sorella dell’imprenditore di Colfosco, dopo aver lottato tra la vita e la morte, anche lei per infezione da malaria.

Vacanze di Pasqua

Per questo, con l’avvicinarsi delle vacanze di Pasqua e in vista di quelle estive, l’azienda sanitaria trevigiana invita tutti i cittadini che scelgono mete esotiche a chiedere un consulto all’ambulatorio viaggiatori dell’Ulss, che opera sotto l’ala del servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) del dipartimento di prevenzione.

«È bene informarsi almeno un mese prima della partenza se la località è in zone tropicali o equatoriali. In questi casi è utile richiedere una consulenza nelle sedi Sisp di Treviso, Conegliano, Montebelluna, Oderzo e Vittorio Veneto per evitare di contrarre patologie infettive durante il viaggio» sottolinea Simone Pietro Zevrain, responsabile della Prevenzione e controllo delle malattie infettive nel singolo e nelle collettività. Analizzando la destinazione scelta, saranno i medici a consigliare eventuali vaccinazioni, profilassi farmacologiche e accorgimenti utili da tenere durante la permanenza.

«Inoltre, se al rientro al domicilio compaiono sintomi come la febbre» conclude il dottor Zevrain «è importante rivolgersi prontamente al medico di medicina generale segnalando che si è da poco rientrati da un soggiorno internazionale». 

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