Luxottica, il sindacato chiede 60 assunzioni

PEDEROBBA. Stabilizzare gli interinali, circa 500 nell'intero gruppo, 60 nel solo stabilimento di Pederobba. E utilizzare i contratti di solidarietà espansivi che fungano come scivolo per la pensione e strumento per favorire il ricambio generazionale tra i dipendenti del gruppo.
Sono le novità più importanti che caratterizzano la piattaforma per il rinnovo dell'integrativo alla Luxottica, approvata in questi giorni da sindacati e lavoratori che si sono riuniti nei vari stabilimenti della più grande realtà mondiale di produzione di lenti e montature per occhiali con sede ad Agordo. E che fungerà da base per il confronto con la direzione aziendale. «Il rinnovo dell'integrativo avviene in un momento positivo per l'azienda, con un fatturato 2014 che dovrebbe chiudersi a 7 miliardi di euro. Abbiamo davanti un'opportunità e un'occasione per raggiungere importanti risultati», spiega Wilma Campaner, per la segreteria confederale Cgil Treviso. Quali? Il rafforzamento dell'occupazione anche attraverso la stabilizzazione dei contratti atipici.
«In azienda oramai vengono riconfermati da anni almeno 500 interinali, sempre con la medesima mansione. Circa 60 nello stabilimento di Pederobba che conta 600 dipendenti. Chiederemo all'azienda la loro assunzione definitiva. Giusto vengano stabilizzati e che la stabilizzazione avvenga secondo un inquadramento risultato degli anni di lavoro svolto in azienda», continua Campaner.
Alla direzione aziendale sindacati e lavoratori chiedono il rilancio e lo sviluppo delle relazioni sindacali con il coinvolgimento di tutti i dipendenti e delle Rsu nell'applicazione delle iniziative di welfare per ottenere migliori risultati. E ancora: una migliore programmazione dell'orario di lavoro, il rilancio e l'utilizzo dell'apprendistato, la definizione e condivisione di percorsi di formazione professionale applicabile a tutti i lavoratori anche inerenti alla nuove tecnologie utilizzate in azienda. Un miglioramento dei vecchi integrativi Luxottica (che già fecero scuola) con un occhio di riguardo per quanto riguarda il part time, la banca ore volontaria, la previdenze integrativa e infine la flessibilità. Aumentare il livello dei premi (considerati i fatturati aziendali in crescita) anche connessi a temi di risparmio energetico.
Infine la questione del ricambio generazionale: «Oggi il 13,2% degli addetti ha oltre 50 anni. Tra pochi anni sarà nella medesima condizione quasi il 50% dei dipendenti. Bisogna trovare politiche attive per favorire l'ingresso dei giovani in azienda», conclude Campaner. (s.g.)
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